Il 22 dicembre 2005, il Consiglio dei Ministri ha approvato, con decreto legislativo, la riforma del fallimento e del concordato fallimentare.
Le principali novità riguardano:
- esenzione dal fallimento : non potranno essere dichiarati falliti gli imprenditori commerciali che abbiano effettuato investimenti nell’azienda per più di 300.000,00 euro o realizzato ricavi lordi, nella media degli ultimi 3 anni, superiori a 200.000,00 euro;
- comitato dei creditori : acquisisce ora la capacità di prendere decisioni, autorizzando, tra l’altro, il curatore a compiere ogni atto di straordinaria amminstrazione;
- possibilità per il fallito di liberarsi dei debiti residui nei confronti dei creditori concorsuali, qualora ricorrano determinati presupposti.
Fonte: www.seac.it