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7 Maggio 2011

Approvato il Decreto Legge Sviluppo: diverse novita’ in materia fiscale.

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Nella giornata del 5 maggio 2011 è stato approvato dal Consiglio dei Ministri il Decreto Legge sullo Sviluppo (Decreto Legge Semestre Europeo – recante prime disposizioni urgenti per l’economia). Il Decreto dovrà essere esaminato dalle Camere prima di essere convertito in legge.

Tra le tante misure previste da tale provvedimento, evidenziamo:

– Limitazioni dei controlli amministrativi in forma d’accesso da parte di qualsiasi autorità competente: devono avvenire in forma unificata, al massimo con cadenza semestrale, di durata non superiore ai quindici giorni. Gli atti compiuti in violazione di tali regole costituiranno, per i dipendenti pubblici, illeciti disciplinari.

– Le richieste per rimborso d’imposta fatte dal contribuente in dichiarazione potranno essere mutate in richieste di compensazione entro 120 giorni dalla presentazione della dichiarazione;

– I versamenti e gli adempimenti, anche se soltanto telematici, previsti da norme riguardanti l’Amministrazione economico-finanziaria, che scadono il sabato o un giorno festivo sono sempre rinviati al primo giorno lavorativo successivo;

– Innalzamento a 10.000 Euro della soglia di valore dei beni d’impresa per i quali è possibile ricorrere ad attestazione di distruzione mediante dichiarazione sostitutiva dell’atto notorio;

– Concentrazione in un’unica scadenza dei termini entro i quali gli enti pubblici effettuano i versamenti fiscali tramite modello F24 EP;

– Introduzione dell’opportunità di rideterminazione del valore d’acquisto dei terreni edificabili e delle partecipazioni non negoziate nei mercati regolamentati, attraverso il pagamento di un’imposta sostitutiva;   

– Istituzione in via sperimentale per gli anni 2011 e 2012 di un credito d’imposta, di importo pari al 90 % della spesa incrementale di investimento, in favore delle imprese che finanziano progetti di ricerca in Università o enti pubblici di ricerca;

– Introduzione di un credito d’imposta, nella misura del 50 % dei costi salariali, per ogni lavoratore assunto nel Mezzogiorno a tempo indeterminato.

a cura dell’Avv. Raffaella De Vico.
 

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