Con Sentenza 25 maggio 2007, n. 12279, la Corte di Cassazione ha fornito un’interessante precisazione in merito alla possibilità di utilizzo di documenti contabili redatti a matita in caso di accertamento.
Secondo la Corte è possibile addurre, quale prova dell’esistenza di costi deducibili, dei dati rilevati in contabilità anche se trascritti a matita. Tale irregolarità, infatti, non può ritenersi così grave da consentire all’Amministrazione finanziaria di procedere ad un accertamento induttivo disattendendo le prove fornite dal contribuente.
Fonte: www.seac.it
Per maggiori informazioni e approfondimenti sistematici ed esaurienti inviati direttamente alla vostra mail, acquista la circolare informativa fiscale