Con Sentenza 3 maggio 2005, n. 9135, la Corte di Cassazione ha disposto la legittimità degli avvisi di accertamento ICI basati sulla comparazione tra i valori indicativi previsti nella delibera consiliare ed il valore venale attribuito dal Comune all’area fabbricabile.
Secondo i Giudici, la previsione di cui all’articolo 59, comma 1, lettera g), D.Lgs. 15 dicembre 1997, n. 446, secondo la quale i Comuni, con proprio Regolamento, possono determinare, periodicamente e per zone omogenee, i valori venali delle aree fabbricabili può infatti essere interpretata come possibilità di comparare tali valori con quelli indicativi. A ciò va aggiunto che al Regolamento comunale può essere inoltre attribuita validità retroattiva.
Fonte: www.seac.it