Il sottosegretario al Ministero dell’economia, rispondendo ad un’interrogazione presentata alla Camera, ha fornito chiarimenti in merito ai parametri che devono essere rispettati dagli enti locali che sostituiscono l’imposta sulla pubblicità con il canone.
In particolare è stato chiarito che gli enti locali, nel determinare il canone, oltre ai criteri generici dettati dall’art. 62 del D.Lgs. n. 446/1997 (popolazione residente, flusso turistico, caratteristiche urbanistiche del territorio e impatto ambientale) devono anche rispettare il limite fissato dalla Finanziaria 2002, secondo la quale il nuovo canone non può superare di oltre il 25% la precedente tariffa stabilita per l’imposta comunale sulla pubblicità.
Fonte: www.seac.it