Il 3 ottobre 2023, l’Agenzia delle Entrate ha emesso la risoluzione n. 55/E per chiarire le disposizioni relative all’Assegno Unico per i figli a carico. Indipendentemente dall’erogazione di questa misura sostitutiva, i genitori potranno continuare a beneficiare degli sconti previsti per le spese sostenute nell’interesse dei figli di età inferiore ai 21 anni.
I sostituti d’imposta sono tenuti a compilare la sezione riguardante i “Dati relativi al coniuge e ai familiari a carico” nella Certificazione Unica 2024, anche se il dipendente sostituito riceve l’Assegno Unico Universale (Auu) al posto della detrazione. Questo è necessario per riconoscere gli oneri sostenuti per i figli a carico di età inferiore ai 21 anni e consentire all’Agenzia di predisporre correttamente la dichiarazione precompilata.
Nuove disposizioni sull’Assegno Unico per i figli a carico
La risoluzione n. 55/E, emessa il 3 ottobre 2023, tiene conto delle modifiche apportate dal Decreto Legislativo n. 230/2021. Questo documento spiega le norme che hanno portato a questa precisazione.
In breve, l’articolo 19, comma 6, del Decreto Legge “Sostegni-ter” (Decreto Legge n. 4/2022) ha introdotto una modifica all’articolo 12 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi (Tuir), consentendo ai contribuenti con figli di età inferiore ai 21 anni, fiscalmente a carico, di beneficiare delle detrazioni e delle deduzioni per le spese sostenute in loro favore, anche se non possono più usufruire delle detrazioni per carichi di famiglia, come previsto dal Decreto Legislativo n. 230/2021.
Decreto “Sostegni-ter”, assegno per i figli fino a 21 anni
Il Decreto Legislativo n. 230/2021 ha introdotto l’Assegno Unico Universale per i figli a carico a partire dal 1° marzo 2022, sostituendo le detrazioni per carichi di famiglia per il periodo d’imposta 2023. Questa modifica ha lo scopo di coordinare l’Assegno Unico Universale con le detrazioni per carichi di famiglia previste dal Tuir, nel rispetto dei criteri stabiliti dal comma 2 dell’articolo 12.
In pratica, il Decreto “Sostegni-ter” ha equiparato i figli di età pari o superiore a 21 anni, per i quali le detrazioni per carichi di famiglia sono ancora applicabili, a quelli per i quali viene erogato l’Assegno Unico Universale, ma che rispettano comunque i criteri per essere considerati fiscalmente a carico. Questo permette ai genitori di dedurre o detrarre le spese sostenute per i figli a carico di età inferiore ai 21 anni, indipendentemente dall’erogazione dell’Auu, a condizione che siano rispettati i criteri reddituali stabiliti dall’articolo 12 del Tuir.
Per garantire che questa equità sia applicata correttamente, l’Agenzia suggerisce ai sostituti d’imposta di fornire i dati relativi ai familiari a carico nella Certificazione Unica. Anche se non vi sono state le condizioni per usufruire delle detrazioni per familiari a carico, indipendentemente dall’erogazione dell’Auu.
Le eccezioni per i figli a carico senza detrazioni
Inoltre, l’Agenzia sottolinea che le informazioni relative ai figli a carico per i quali non si applicano le detrazioni di cui all’articolo 12, comma 1, lettera c) del Tuir, sono fondamentali per la determinazione delle addizionali regionali all’Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche (Irpef) in alcune regioni che prevedono agevolazioni fiscali correlate al carico familiare e per l’applicazione di specifiche disposizioni in materia di welfare aziendale.
In particolare, per il periodo d’imposta 2023, l’articolo 40 del Decreto Legge n. 48/2023 ha stabilito che il valore dei beni ceduti e dei servizi prestati ai lavoratori dipendenti con figli. Compresi i figli nati fuori dal matrimonio riconosciuti, i figli adottivi o affidati, che soddisfano le condizioni previste dall’articolo 12, comma 2 del Tuir, e delle somme erogate o rimborsate ai medesimi lavoratori per il pagamento delle utenze domestiche del servizio idrico integrato, dell’energia elettrica e del gas naturale, non concorre alla formazione del reddito, entro il limite complessivo di 3.000 euro. Questo limite si applica se il lavoratore dipendente dichiara di averne diritto al datore di lavoro, comunicando i codici fiscali dei figli al sostituto, che li riporterà nel prospetto dei familiari a carico, anche se le detrazioni per familiari non sono state applicate.
Infine, l’Agenzia annuncia che le istruzioni per la compilazione della Certificazione Unica 2024 saranno aggiornate per riflettere queste modifiche.