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6 Maggio 2022

Contributo per la ristorazione collettiva: definiti le modalità ed i tempi di presentazione delle istanze.

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Con un Provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate del 3 maggio 2022, sono stati definiti il contenuto informativo, le modalità ed i termini di presentazione dell’istanza per il riconoscimento del contributo a fondo perduto previsto per i servizi della ristorazione collettiva dal Decreto Legge n. 73 del 2021 (Decreto “Sostegni-bis”).

Si tratta di un’istanza che deve essere predisposta in modalità elettronica e trasmessa mediante i canali telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate o mediante il servizio web disponibile nell’area riservata del portale “Fatture e Corrispettivi” del sito internet dell’Agenzia delle Entrate. L’istanza può essere trasmessa direttamente dal richiedente o tramite un intermediario.

La trasmissione dell’istanza può essere effettuata dal 6 giugno 2022 fino al 20 giugno 2022.

Nello stesso periodo, in caso di errore, può essere presentata una nuova istanza in sostituzione dell’istanza precedentemente trasmessa. L’ultima istanza trasmessa in questo periodo di riferimento sostituisce integralmente tutte le istanze precedentemente inviate. E’ possibile, inoltre, presentare una rinuncia all’istanza precedentemente trasmessa che verrà intesa come rinuncia totale al contributo.

Il contributo a fondo perduto in questione spetta alle imprese che svolgono servizi di ristorazione non occasionale definiti da un contratto con un committente pubblico o privato per la ristorazione di una comunità delimitata e definita, come la ristorazione per scuole, uffici, Università, caserme, ospedali, strutture assistenziali e detentive. L’attività delle imprese deve essere individuata da uno dei codici ATECO propri delle mense o del catering continuativo su base contrattuale.

Le imprese che possono beneficiare del contributo devono aver subito nel 2020 una riduzione dei ricavi non inferiore al 15 % rispetto ai ricavi dell’anno 2019.

Per accedere al contributo, le imprese devono risultare regolarmente costituite, iscritte ed attive nel Registro delle imprese alla data di presentazione dell’istanza. Devono, inoltre, avere una sede legale o operativa situata in Italia e devono presentare un ammontare dei ricavi nel 2019 generato per almeno il 50 % dai corrispettivi per i contratti di ristorazione collettiva suddetti.

Successivamente alla scadenza del termine per la presentazione delle istanze di accesso al contributo, viene effettuata la ripartizione dei fondi destinati al contributo stesso. In particolare, le risorse finanziarie che sono state previste dal Decreto “Sostegni-bis” sono ripartite in via prioritaria e nella stessa misura tra tutti i soggetti che hanno validamente presentato l’istanza fino all’importo di 10.000 Euro ciascuno. Le eventuali risorse rimanenti sono ripartite tra tutti i soggetti beneficiari in funzione del rapporto tra il numero di lavoratori dipendenti di ciascuna impresa e la somma del numero di lavoratori dipendenti di tutte le imprese che hanno presentato istanza e per le quali il contributo risulta spettante. L’ammontare del contributo riconosciuto a ciascuna impresa sarà pari al minore tra l’importo determinato a seguito della ripartizione e l’importo residuo di aiuti fruibili indicato dal contribuente richiedente in relazione ai limiti previsti dalla Commissione Europea per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia durante l’emergenza da Coronavirus.

Il contributo è erogato mediate accredito sul conto corrente bancario o postale del richiedente. Nel caso in cui il contributo sia di importo superiore a 150.000 Euro, l’erogazione avverrà soltanto successivamente alla trasmissione dell’autocertificazione di regolarità antimafia.

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