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30 Giugno 2023
4 Minuti di lettura

Crediti d’imposta per il Mezzogiorno, le ZES e le ZLS

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A partire da giovedì 8 giugno 2023, le imprese beneficiarie dei crediti d’imposta per il Mezzogiorno, le ZES e le ZLS, dovranno utilizzare il nuovo modello di comunicazione. Questo per segnalare gli acquisti di beni strumentali nuovi effettuati dal 1° gennaio 2023. Questa comunicazione riguarda le strutture produttive del Sud Italia, delle Zone Economiche Speciali (ZES) e delle Zone Logistiche Semplificate (ZLS). Il modello è stato aggiornato in seguito alla proroga del credito d’imposta prevista nell’ultima legge di Bilancio. Sarà valido fino al 31 dicembre 2024 per gli investimenti effettuati a partire dal 1° gennaio 2023.

Leggi anche: Credito d’imposta Zes: a chi spetta?

Inoltre, per semplificare le procedure, sono stati ridefiniti i termini di presentazione del modello precedente, che riguarda gli investimenti realizzati dal 2016 al 2022. Tale modello dovrà essere inviato entro e non oltre il 31 dicembre 2023.

Novità introdotte nel provvedimento del 1° giugno 2023 per le ZES e ZLS.

Il nuovo modello di comunicazione è stato semplificato in conformità con la legge di Bilancio 2023 (articolo 1, commi 265 e 267, legge n. 197/2022). Ha esteso la possibilità di fruire dei crediti d’imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno, nelle Zone Economiche Speciali e nelle Zone Logistiche Semplificate per l’intero anno 2023. L’Agenzia ha semplificato la struttura del modello eliminando i riquadri relativi agli anni prestampati (dal 2016 al 2022) nella sezione II. Al loro posto è stato inserito un unico riquadro per gli investimenti effettuati nell’anno agevolabile. Nel frontespizio è stato aggiunto uno spazio per indicare l’anno di riferimento, consentendo di adattarsi alle eventuali proroghe delle agevolazioni senza dover modificare il modello. Sarà sufficiente aggiornare il software di compilazione per inserire l’anno corretto nel campo apposito.

Il modello aggiornato comprende il frontespizio con i dati dell’impresa e del rappresentante firmatario, la rinuncia al credito. Inoltre la rettifica di una precedente comunicazione e la dichiarazione sostitutiva di atto notorio.

Inoltre, sono presenti il quadro A con i dati del progetto d’investimento e del credito d’imposta. Nel quadro B con i dati della struttura produttiva. Il quadro C contenente l’elenco dei soggetti sottoposti alla verifica antimafia. Mentre nel quadro D con l’elenco delle altre agevolazioni concesse o richieste, compresi gli aiuti de minimis.

Aggiornamento del modello per Mezzogiorno, ZES e SLS

A partire dall’8 giugno 2023, il modello con le spese sostenute potrà essere trasmesso direttamente dall’impresa beneficiaria o da un intermediario incaricato. Attraverso il software “CIM23”, disponibile sul sito dell’Agenzia. La scadenza per l’invio del modello è il 31 dicembre 2024, che corrisponde all’anno successivo a quello in cui sono avvenute le acquisizioni da parte delle imprese. Il nuovo modello dovrà essere utilizzato esclusivamente per gli acquisti di beni strumentali nuovi effettuati a partire dal 1° gennaio 2023.

Le imprese che intendono beneficiare dei crediti d’imposta per gli acquisti effettuati entro il 31 dicembre 2022. Continueranno a utilizzare il modello precedente, che dovrà essere inviato entro e non oltre il 31 dicembre 2023.

Dopo tale data, non sarà più possibile presentare comunicazioni relative agli acquisti effettuati entro il 31 dicembre 2022. Nemmeno rinunce o rettifiche delle precedenti comunicazioni relative agli stessi acquisti.

Possono beneficiare del credito d’imposta, prorogato dalla legge di Bilancio 2023, le imprese che acquisiscono macchinari, impianti o attrezzature destinati a strutture produttive situate nelle regioni: Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia e nelle zone assistite della regione Abruzzo.

Anche le aziende operanti nelle ZES (zone individuate dalla normativa UE, considerate “meno sviluppate” e “in transizione” e che includono aree portuali) e nelle ZLS (analoghe zone delle regioni “più sviluppate”) possono accedere a questo bonus.

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