E’ stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 24 marzo 2015, il Decreto del 12 febbraio 2015, adottato dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, con il quale sono state emanate le disposizioni applicative per l’attribuzione del credito d’imposta, previsto dal Decreto Legge n. 83 del 31 maggio 2014, in favore delle piccole e medie imprese dell’esercizio cinematografico.
All’articolo 2 del Decreto Ministeriale, sono stati individuati i soggetti e gli interventi che possono beneficiare dell’agevolazione fiscale. In particolare, gli interventi ammessi al credito d’imposta sono quelli di:
– ripristino di sale inattive;
– trasformazione delle sale mediante l’aumento del numero degli schermi;
– ristrutturazione ed adeguamento strutturale e tecnologico delle sale cinematografiche;
– installazione, ristrutturazione e rinnovo delle apparecchiature e degli impianti, anche digitali, e dei servizi accessori alle sale.
Sono esclusi gli interventi di realizzazione di nuove sale cinematografiche.
Per gli anni 2015 e 2016, sarà riconosciuto un credito d’imposta pari al 30 % delle spese relative agli interventi suddetti, effettuati su sale cinematografiche esistenti già alla data del 1° gennaio 1980. Il credito d’imposta è sottoposto al limite massimo di 100.000 Euro, per i due anni d’imposta 2015 e 2016, e deve essere ripartito in tre quote annuali di pari importo.
Gli interventi rispetto ai quali può essere concesso il credito d’imposta non devono essere iniziati prima del 1° giugno 2014.
All’articolo 5 del Decreto, sono state specificate le procedure di accesso, riconoscimento ed utilizzo del credito d’imposta.
Inoltre, agli articoli 6, 7 e 8 del Decreto, sono stati regolati i limiti complessivi di spesa, le cause di revoca del credito, i controlli e le eventuali procedure di recupero del credito d’imposta illegittimamente fruito.