L’8 maggio 2023, l’Agenzia delle Entrate ha emesso la circolare n. 11, firmata dal direttore Ernesto Maria Ruffini. Tale circolare fornisce istruzioni per l’aggiornamento dei registri catastali relativi ai terreni e agli edifici in caso di frazionamento degli “Enti Urbani”. Con questo termine si intendono le porzioni di territorio (particelle catastali) che, una volta edificate, vengono incluse nel Catasto Fabbricati. Con il tempo non vengono più aggiornate nel Catasto Terreni, dove rimangono identificate come “Enti Urbani” senza indicazione dei soggetti che ne possiedono i diritti.
Leggi anche: Si al Superbonus per le spese per interventi antisismici extra contributo, se asseverate.
Nel contesto della gestione integrata dei dati catastali introdotta con il Sistema Integrato del Territorio (Sit), la circolare chiarisce anche le regole per garantire l’allineamento tra la cartografia e i registri censuari del Catasto Terreni e del Catasto Fabbricati.
Dalla circolare n.11 sul frazionamento degli Enti Urbani
Si parla di frazionamento degli “Enti Urbani”, ad esempio, quando viene ampliata la sede stradale di fronte a una porzione di terreno. La circolare odierna specifica i casi in cui è necessario presentare una richiesta di aggiornamento geometrico al Catasto Terreni (utilizzando la procedura Pregeo). Successivamente tale procedura da completare nel Catasto Fabbricati, e quando invece, come nella maggior parte dei casi, è necessario aggiornare direttamente il Catasto Fabbricati (utilizzando la procedura Docfa). L’obiettivo è uniformare le pratiche seguite finora dagli uffici territoriali dell’Agenzia (Up Territorio) e fornire indicazioni ai professionisti su come procedere in tali situazioni.
Inoltre, il documento mira a garantire il coordinamento tra il Catasto Terreni e il Catasto Fabbricati, considerando la profonda integrazione dei due enti all’interno del Sistema Integrato del Territorio (Sit).
Il contenuto della circolare è stato oggetto di confronto con gli Ordini professionali tecnici. Coloro che rappresentano i professionisti abilitati a presentare le richieste di aggiornamento catastale. Insieme al Consiglio Nazionale del Notariato, dato l’impatto di questa tematica sull’identificazione dei beni immobili e, di conseguenza, sulla loro compravendita.
La circolare include un allegato tecnico contenente esempi e casi specifici che possono facilitare l’applicazione dei principi generali esposti nel documento stesso.