Sono state approvate le ultime modifiche agli Indici Sintetici di Affidabilità Fiscale (ISA) per la dichiarazione dei redditi del 2023. Un decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze, pubblicato il 17 maggio 2023, introduce nuove disposizioni, inclusi i correttivi congiunturali, validi per il periodo d’imposta 2022, che tengono conto degli effetti della crisi economica e dei mercati.
In particolare, il decreto fornisce nuove cause di inapplicabilità per i soggetti che hanno aperto la partita IVA a partire dal 1° gennaio 2021. Tuttavia, questi contribuenti devono comunque comunicare i dati economici, contabili e strutturali in conformità all’articolo 9-bis del Decreto Legge n. 50/2017.
Il provvedimento del Ministero dell’Economia e delle Finanze, emesso dopo aver ottenuto il parere della Commissione degli Esperti, introduce, esclusivamente per l’anno d’imposta 2022, i correttivi congiunturali da applicare agli ISA, elaborati da Sose come previsto dall’articolo 148 del Decreto Legge n. 34/2020.
I 175 ISA da utilizzare nella dichiarazione dei redditi del 2023 potranno essere modificati in base alle disposizioni del decreto ministeriale, al fine di adattare i risultati agli effetti straordinari della crisi economica e dei mercati, derivanti dalle difficoltà persistenti legate alla pandemia, alle tensioni geopolitiche, all’aumento dei prezzi dell’energia, degli alimenti e delle materie prime e all’andamento dei tassi di interesse. La metodologia statistico-economica utilizzata per calcolare gli effetti di tali fattori è descritta nell’allegato 4 del decreto ministeriale pubblicato ieri.
Il criterio utilizzato per l’elaborazione dei correttivi straordinari si basa sul calcolo della contrazione dei margini, sia individuali che settoriali, subita da ciascun contribuente nel 2022 rispetto al 2021 o al 2019, a seconda di quale circostanza sia più vantaggiosa per il contribuente.