Pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 31 dicembre 2021 la Legge di Bilancio per il 2022 (Legge n. 234 del 30 dicembre 2021). Ecco le novità in materia di imposta di bollo e canone unico patrimoniale.
- Esenzione dall’imposta di bollo per le certificazioni digitali (articolo 1, comma 24, Legge n. 234 del 30 dicembre 2021). E’ stata confermata per l’anno 2022 l’esenzione dall’imposta di bollo e dai diritti di segreteria per i certificati anagrafici rilasciati in modalità telematica. La misura era già in vigore per il 2021.
- Esenzione dal canone unico patrimoniale (articolo 1, comma 706, Legge n. 234 del 30 dicembre 2021). Sono state prorogate fino al 31 marzo 2022 le disposizioni di esenzione in materia di occupazione di aree e spazi pubblici disposte a seguito dell’emergenza sanitaria. Si tratta dell’esenzione dal versamento del canone patrimoniale di concessione, autorizzazione o esposizione pubblicitaria dovuto dai pubblici esercizi e del canone di concessione per l’occupazione di aree e spazi destinati a mercati. Prorogate fino al 31 marzo 2022 anche tutte le altre agevolazioni previste in materia: le domande di nuove concessioni per l’occupazione di suolo pubblico o di ampliamento delle superfici già concesse potranno essere presentate per via telematica con allegazione della sola planimetria ed in esenzione dall’imposta di bollo; la posa in opera temporanea su piazze e strade di strutture amovibili, come tavolini ed ombrelloni, da parte di esercizi di somministrazione di alimenti e bevande non sarà subordinata alle autorizzazione generalmente previste dal Codice dei beni culturali e non sarà soggetta al limite temporale di 90 giorni per la rimozione.
- Esenzione dall’imposta di bollo per le convenzioni per lo svolgimento di tirocini di formazione ed orientamento (articolo 1, comma 731, Legge n. 234 del 30 dicembre 2021). La misura era già prevista per il 2021 dal “Decreto Sostegni”. L’esenzione riguarda, in particolare, le convenzioni per lo svolgimento di tirocini di formazione ed orientamento organizzati in favore di soggetti che hanno già assolto l’obbligo scolastico, così da realizzare momenti di alternanza tra studio e lavoro e di agevolare le scelte professionali mediante la conoscenza diretta del mondo del lavoro.