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6 Ottobre 2023
4 Minuti di lettura

Sostegno spese edilizie al 90%: richieste dal 2 al 31 Ottobre 2023

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Il 23 Settembre 2023 segna la conclusione dell’attuazione dell’articolo 9, comma 3, del Decreto Legislativo n. 176/2022, che ha istituito un contributo a fondo perduto destinato alle persone con limitate risorse economiche che hanno sostenuto spese edilizie nel 2023 detraibili dall’IRPEF al 90%. Questi interventi devono essere stati effettuati sulla loro residenza principale, sia essa di proprietà o posseduta tramite un diritto reale di godimento.

Poco dopo l’emissione del decreto MEF il 31 Luglio 2023, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale il 25 Agosto, che ha identificato i potenziali beneficiari e stabilito i requisiti per l’accesso al contributo, è arrivato il provvedimento del 22 Settembre 2023, firmato dal direttore Ernesto Maria Ruffini. Questo provvedimento contiene il modello di istanza da presentare in modo telematico per richiedere il contributo, nonché le istruzioni dettagliate sulla compilazione e sulla gestione delle richieste e sulla distribuzione dei finanziamenti da parte dell’Agenzia delle Entrate.

In cosa consiste questo sostegno spese edilizie

Salvo alcune eccezioni stabilite dal Decreto Legge n. 104/2023, la detrazione fiscale dell’IRPEF per le spese relative agli interventi edilizi previsti dall’articolo 119 (il cosiddetto Superbonus) del Decreto Legge n. 34/2020 (“Rilancio”), è stata ridotta dal 110% al 90% a partire dal 1° Gennaio 2023. Il governo ha quindi deciso di rimborsare parzialmente i contribuenti che hanno sostenuto tali spese e che non hanno beneficiato della detrazione completa. A tale scopo, sono state allocate risorse finanziarie pari a 20 milioni di euro. Saranno distribuite tra coloro che ne hanno diritto in base alle richieste di contributo validamente presentate.

Per garantire la conclusione dell’erogazione dei contributi a fondo perduto entro la fine dell’anno in corso, il decreto MEF del 31 Luglio ha stabilito che le spese sostenute nel periodo compreso tra il 1° Gennaio e il 31 Ottobre 2023 saranno prese in considerazione per il calcolo del contributo.

Per quanto riguarda i requisiti di accesso al contributo, il decreto ha esteso i requisiti precedentemente previsti solo per gli interventi detraibili al 90% menzionati nel terzo periodo dell’articolo 119, comma 8-bis del Decreto “Rilancio”. Anche agli interventi menzionati nel primo periodo, escludendo nel contempo da questa opportunità i soggetti diversi dalle persone fisiche.

Sostegno spese edilizie: requisiti per fare domanda

Il primo requisito riguarda l’unità immobiliare soggetta agli interventi edilizi, che deve essere di proprietà o detenuta tramite un diritto reale di godimento, e deve essere utilizzata come residenza principale.

Anche le spese relative agli interventi edilizi detraibili al 90% effettuati sulle parti comuni di un condominio in cui è situata l’abitazione principale sono ammissibili al contributo. Saranno assegnate in base ai millesimi.

Il secondo requisito riguarda la situazione economica del richiedente, che ha sostenuto le spese: il suo reddito di riferimento per l’anno 2022 non deve superare i 15.000 euro.

Per quanto riguarda le spese detraibili al 90%, il contributo riguarda il 10% delle spese non detraibili. È necessario tenere conto dei limiti massimi previsti per le diverse categorie di interventi edilizi. Oltre a includere gli importi pagati dal richiedente tramite bonifico. Gli sconti applicati dalle imprese in fattura e gli importi pagati dal condominio attribuiti al richiedente in base ai millesimi dell’unità immobiliare.

In merito ai requisiti da soddisfare, le linee guida richiamano i chiarimenti interpretativi forniti dall’Agenzia con la circolare n. 13/2023 (punto 1.1.3).

Un altro aspetto cruciale stabilito dal decreto MEF del 31 Luglio scorso è il limite massimo delle spese che possono essere considerate ai fini del contributo.

La spesa sostenuta tra il 1° Gennaio e il 31 Ottobre 2023, detraibile al 90%, fino ai massimali fissati per i vari tipi di interventi, può essere rimborsata fino a un massimo di 96.000 euro.

Se le spese relative agli interventi edilizi sono state sostenute anche da altri co-proprietari o detentori di diritti reali, il limite massimo di spesa che il richiedente può richiedere deve essere ridotto proporzionalmente.

Richiesta telematica per il contributo spese edilizie

Una volta verificato che tutti i requisiti sono soddisfatti, il richiedente deve presentare una richiesta telematica di accesso al contributo all’Agenzia delle Entrate. Il periodo di presentazione delle richieste è dal 2 al 31 Ottobre 2023. Solo dopo il 31 Ottobre 2023, l’Agenzia procederà alla distribuzione dei fondi in base alle richieste valide presentate.

L’importo totale richiesto con le richieste è inferiore ai fondi disponibili, tutti i richiedenti riceveranno l’intero contributo richiesto. Le richieste superassero i fondi disponibili, ci sono due possibilità. Il rapporto tra i fondi e le richieste totali supera il 10%, i beneficiari riceveranno una somma proporzionata al contributo richiesto. Se invece tale rapporto fosse inferiore al 10%, le richieste saranno ordinate in base alla data del primo bonifico di pagamento delle spese, iniziando da quelle con il bonifico del 1° Gennaio 2023. L’Agenzia procederà quindi a erogare il 10% del contributo richiesto per ciascuna richiesta, fino a esaurimento dei fondi. In caso di esaurimento dei fondi, se non fosse possibile erogare il 10% rimanente, verrà utilizzato l’ordine di presentazione delle richieste per distribuire il residuo.

La percentuale di contributo assegnata verrà pubblicata entro il 30 Novembre 2023, e il pagamento sarà effettuato tramite accredito sul conto corrente indicato nella richiesta.

Considerando il meccanismo descritto, non c’è bisogno di affrettarsi a presentare la richiesta. È importante invece prendersi il tempo necessario per verificare i requisiti. Calcolare la spesa ammissibile e compilare l’istanza con precisione al fine di garantire una lavorazione agevole e senza intoppi.

Il Modello di richiesta: sostegno per i costi edilizi

Allegati al provvedimento, sono disponibili sia il modello di richiesta per il contributo che le istruzioni per la compilazione. È fondamentale leggere attentamente e seguire le istruzioni fornite, raccogliere tutta la documentazione necessaria per le informazioni richieste e quindi procedere con la compilazione.

La richiesta include una sezione iniziale in cui vengono inseriti i dati identificativi del richiedente e, se necessario, del rappresentante di un minore o di una persona incapace. Inoltre, deve essere fornita una dichiarazione, sotto forma di atto di notorietà, che attesti il possesso dei requisiti necessari per accedere al contributo. Se il richiedente afferma di avere sostenuto spese, deve attestare di possedere i requisiti, mentre se dichiara spese sostenute da una persona deceduta. Deve dimostrare il possesso dei requisiti da parte del defunto e la sua qualifica di erede, che detiene la proprietà dell’immobile oggetto degli interventi.

Dati necessari per compilare la richiesta per il sostegno edilizio

Nel frontespizio, è inoltre necessario fornire il numero di conto corrente bancario o postale del richiedente per l’accredito del contributo. Il provvedimento specifica che l’efficacia dell’IBAN e il titolare del conto corrente saranno verificati mediante una cooperazione tra l’Agenzia delle Entrate e PagoPa Spa.

Successivamente, nel Quadro A, vanno inseriti i dati catastali dell’unità immobiliare oggetto degli interventi edilizi detraibili al 90%, che deve essere di proprietà o detenuta tramite diritto reale e utilizzata come residenza principale. Le istruzioni raccomandano di verificare preventivamente questi dati tramite la visura catastale aggiornata, che sarà disponibile tramite un comodo link all’interno della procedura web di compilazione dell’istanza. Gli intermediari dovranno ottenere la visura mediante la piattaforma Sister.

Per calcolare il reddito di riferimento del richiedente per l’anno 2022, la richiesta include la Sezione I del Quadro B. Vanno inseriti il reddito del richiedente e i codici fiscali e i redditi dei familiari identificati.

La Sezione II del Quadro B è dedicata all’indicazione dell’importo delle spese oggetto di contributo e all’applicazione del limite massimo di 96.000 euro. Qui vanno indicati gli importi delle spese detraibili sostenute tra il 1° Gennaio e il 31 Ottobre 2023 dal richiedente o a lui attribuite come erede di una persona deceduta. Nonché i codici fiscali e le relative spese sostenute da altri soggetti che possiedono o detengono diritti reali sull’unità immobiliare indicata nel Quadro A.

Presentazione della richiesta per il contributo per le spese edilizie

Il canale telematico per la presentazione delle richieste sarà attivo dal 2 al 31 Ottobre 2023. Il richiedente o il suo intermediario, autorizzato a operare sul cassetto fiscale, potranno compilare e trasmettere la richiesta telematicamente attraverso una procedura web disponibile nell’area riservata del sito dell’Agenzia delle Entrate.

Ogni richiedente può presentare una sola richiesta, in cui devono essere indicate tutte le spese oggetto di contributo. Quelle sostenute personalmente, quelle pagate dal condominio e assegnate in base ai millesimi e quelle sostenute dalla persona deceduta di cui si è erede.

Se, entro il 31 Ottobre, il richiedente scopre errori nella richiesta presentata che non influenzano il soddisfacimento dei requisiti. Può presentare una nuova richiesta con i dati corretti, sostituendo completamente la precedente. Se invece si rende conto di non avere diritto al contributo richiesto con la richiesta già presentata, deve inviare una richiesta di rinuncia entro il 31 Ottobre 2023 utilizzando la stessa procedura web.

Controllo delle richieste e distribuzione del sostegno per i costi edilizi

Il provvedimento fornisce anche dettagli sulle modalità di elaborazione e controllo delle richieste da parte dell’Agenzia delle Entrate. Il primo livello di controllo si conclude con l’accettazione della richiesta e la fornitura di una ricevuta iniziale. Se i dati contenuti nella richiesta non vengono accettati dall’Agenzia, la richiesta verrà scartata con l’indicazione del motivo. In questo caso, entro il 31 Ottobre 2023, il richiedente può presentare una nuova richiesta con i dati corretti.

Alla fine del periodo di presentazione delle richieste, un ulteriore controllo porterà alla distribuzione dei fondi e all’assegnazione del contributo. Con il rilascio di una seconda ricevuta e la comunicazione dei risultati finali attraverso la procedura web. Se non fosse possibile assegnare il contributo a causa di fondi insufficienti o per altre ragioni, la richiesta verrà scartata con l’indicazione del motivo.

I richiedenti e gli intermediari autorizzati al cassetto fiscale potranno seguire tutte le fasi del processo di elaborazione attraverso la procedura web utilizzata per la compilazione e l’invio delle richieste.

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