Approvato il modello che consente alle imprese dei settori agricolo, della pesca e dell’acquacoltura di richiedere il credito d’imposta per gli investimenti (tax credit), in beni strumentali nuovi effettuati nel Mezzogiorno nel 2023.
Tax credit di Agricoltura, Pesca e Acquacoltura
Da giovedì 17 ottobre 2024, le imprese dei settori agricolo, della pesca e dell’acquacoltura possono presentare la comunicazione per accedere al credito d’imposta destinato agli investimenti in beni strumentali nuovi effettuati nel Mezzogiorno nel corso del 2023. Questo beneficio, introdotto dalla legge di Stabilità 2016 (legge n. 208/2015, articolo 1, commi da 98 a 108), mira a incentivare lo sviluppo economico nelle regioni meridionali attraverso il supporto alle imprese attive nei settori produttivi chiave.
Un provvedimento del 15 ottobre 2024, firmato dal direttore dell’Agenzia delle Entrate, ha approvato il modello da utilizzare per la richiesta del credito d’imposta, corredato dalle relative istruzioni. Il provvedimento stabilisce i termini e le modalità di trasmissione delle domande, che dovranno essere inviate esclusivamente online. La finestra temporale per l’invio si è aperto giovedì 17 ottobre e si chiuderà lunedì 18 novembre 2024.
Beneficiari e requisiti
Il credito d’imposta è riservato alle imprese operanti nei seguenti settori:
- Produzione primaria di prodotti agricoli;
- Pesca e acquacoltura.
Gli investimenti devono riguardare l’acquisizione di beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive situate nelle zone assistite delle regioni:
- Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna e Molise (zone ammissibili alle deroghe previste dall’articolo 107, paragrafo 3, lettera a), del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea – Tfue);
- Abruzzo (zone ammissibili alle deroghe previste dall’articolo 107, paragrafo 3, lettera c), del Tfue).
Queste aree sono individuate dalla Carta degli aiuti a finalità regionale 2022-2027.
Modalità di trasmissione della comunicazione
La comunicazione per accedere al credito d’imposta deve essere inviata esclusivamente in via telematica, utilizzando il software “CIMAGRICOLTURA23”, messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate.
Tempi e ricevute
- A seguito della presentazione, entro cinque giorni verrà rilasciata una ricevuta che attesta la presa in carico o, in caso di problemi, lo scarto della comunicazione con l’indicazione delle motivazioni.
- La ricevuta sarà disponibile nell’area riservata del soggetto che ha effettuato la trasmissione.
È considerata tempestiva anche la comunicazione inviata entro il 18 novembre 2024 ma scartata dal sistema telematico, purché ritrasmessa entro i successivi cinque giorni solari.
Dati richiesti nel modello
Nel modello di comunicazione, le imprese devono fornire dettagli specifici, tra cui:
- I dati relativi al progetto d’investimento;
- L’ammontare del credito d’imposta richiesto;
- Le informazioni sulla struttura produttiva interessata;
- L’elenco dei soggetti sottoposti alla verifica antimafia;
- L’elenco di altre agevolazioni ricevute o richieste, inclusi gli aiuti de minimis;
- I dati delle imprese appartenenti all’impresa unica.
Utilizzo del credito d’imposta
Il credito d’imposta può essere utilizzato esclusivamente in compensazione tramite modello F24, attraverso i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate. Le modalità di utilizzo saranno definite con un’apposita risoluzione che indicherà:
- La percentuale di agevolazione fruibile, calcolata sulla base del rapporto tra il limite complessivo di spesa (90 milioni di euro per il 2024) e l’ammontare complessivo dei crediti richiesti.
Per accedere al beneficio, sarà necessario attendere una seconda ricevuta che confermi il riconoscimento del credito d’imposta e la possibilità di utilizzarlo.
Finalità dell’incentivo
Questo credito d’imposta rappresenta uno strumento strategico per stimolare la crescita economica e l’innovazione nel Mezzogiorno, incentivando le imprese a investire in beni strumentali moderni che aumentino la produttività e la competitività.
Grazie a questi interventi, il Governo intende promuovere un equilibrio economico-territoriale, riducendo il divario tra il Nord e il Sud del Paese e sostenendo i settori agricolo, ittico e acquacolturale, che rappresentano pilastri fondamentali per l’economia delle regioni meridionali.