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16 Novembre 2018

Vendita di mezzi antincendio a vigili del fuoco volontari: il credito d’imposta è compensabile senza limiti

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Il caso sottoposto all’attenzione dell’Agenzia delle Entrate riguarda la vendita di mezzi antincendio ai vigili del fuoco volontari da parte di un’impresa che opera nel settore del commercio all’ingrosso di veicoli industriali (la società istante).

Il Decreto Legislativo n. 117 del 3 luglio 2017 (“Codice del terzo settore”) prevede un contributo in favore dei vigili del fuoco volontari corrispondente all’Iva sul prezzo di acquisto mediante una uguale riduzione dell’importo che deve essere pagato al venditore. Quest’ultimo, a sua volta, recupera l’importo corrispondente alla riduzione praticata mediante compensazione nel modello F24.

Il dubbio posto all’attenzione dell’Agenzia delle Entrate dall’istante riguarda l’applicabilità alla compensazione di tale credito d’imposta del limite generale di 700.000 Euro.

Nella Risposta n. 63 del 9 novembre 2018, l’Agenzia delle Entrate ha, dapprima, ricordato la normativa in materia, secondo la quale, per l’acquisto di autoambulanze e beni mobili iscritti in pubblici registri destinati ad attività antincendio da parte di vigili del fuoco volontari, le organizzazioni di volontariato possono conseguire un contributo nella misura corrispondente all’Iva del prezzo complessivo di acquisto, mediante una corrispondente riduzione del prezzo praticata dal venditore. Come anticipato, il venditore poi recupera le somme corrispondenti alla riduzione praticata mediante compensazione.

Allo stesso tempo, l’Agenzia delle Entrate ha ricordato che il limite massimo dei crediti d’imposta e dei contributi compensabili, o rimborsabili a soggetti intestatari di conto fiscale, è fissato ad un miliardo di Lire per ciascun anno solare. Tenendo conto delle esigenze di bilancio, con un Decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze, tale limite può essere elevato, dal 1° gennaio 2010, fino a 700.000 Euro. Si tratta di un limite applicabile a tutti i crediti relativi ad imposte annotate sul conto fiscale, previsto per garantire il rispetto dei vincoli di bilancio.

L’Agenzia delle Entrate ha, altresì, evidenziato che tale limite non riguarda i crediti d’imposta derivanti da agevolazioni o incentivi fiscali per i quali esiste già una copertura di legge. In questi casi, infatti, l’importo occorrente per i crediti d’imposta derivanti da agevolazioni o incentivi fiscali è già stato stanziato sui singoli capitoli di spesa.

Per tali crediti d’imposta, pertanto, non occorre garantire il rispetto dei vincoli di bilancio.

Con riferimento al caso specifico, dal momento che, per il credito in questione, è già previsto uno stanziamento, esso può essere utilizzato in compensazione senza concorrere al limite dei 700.000 Euro.

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