Riceviamo e volentieri pubblichiamo un comunicato stampa dell’Anc (Associazione nazionale commercialisti) sulla proroga del Cpb.
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Roma, 14 marzo 2025
La proroga del termine di adesione al Concordato Preventivo Biennale, contenuta nel decreto legislativo approvato ieri dal Consiglio dei Ministri, può ritenersi una soluzione di compromesso, che almeno in parte va incontro alle esigenze rappresentate dai professionisti.
“Senza voler entrare nel merito dei correttivi che il decreto apporta, come ANC” spiega il Presidente Marco Cuchel “avevamo rappresentato al Viceministro MEF Maurizio Leo, anche in occasione di recenti interlocuzioni, la necessità di prorogare la scadenza prevista al 31 luglio per l’adesione al CPB ed avevamo indicato l’opportunità di uno slittamento al 31 ottobre”.
“È senza alcun dubbio apprezzabile” prosegue il Presidente Cuchel “l’impegno del Viceministro, che ringraziamo per l’ascolto e per l’attenzione nei riguardi delle nostre istanze, è pur vero che la proroga era attesa anche in ragione del fatto che alla stessa Agenzia delle Entrate è stato concesso un tempo maggiore per il rilascio del software. Sicuramente è importante questa proroga e il fatto che sia arrivata con adeguato anticipo, anche se, purtroppo, non può determinare il superamento di quelle criticità che per professionisti e contribuenti continuano a sussistere.”
Adesso che la proroga c’è, non si pensi però di introdurre un nuovo modello per l’invio telematico dell’adesione.
Non è al momento chiarito, infatti, come dovrà avvenire l’adesione al CBP da parte dei soggetti interessati, considerato che la dichiarazione è da trasmettere entro il 31/10 mentre l’adesione al CPB è al 30/9.
È fondamentale che non si preveda un nuovo modello di adesione al CPB mediante nuovo tracciato. La soluzione ottimale, da privilegiare nel segno della semplificazione e che ANC auspica sia adottata da parte dell’Amministrazione finanziaria, dovrebbe essere quella di prevedere l’adesione al CBP mediante l’invio del dichiarativo al 30/9, avendo i contribuenti già adempiuto ai pagamenti, alla compilazione e calcolo degli ISA, dei relativi quadri reddituali e dello stesso CPB, in questo modo ci sarebbe comunque tempo, fino al 31/10, per eventuali integrative, con la possibilità di trasmissione della dichiarazione correttiva nei termini, evitando possibili errori o cause di decadenza.
In seconda battuta, si potrebbe considerare l’invio telematico al 30/09 della sola sezione del CPB contenuta nella dichiarazione (stesso modello e stesso tracciato), anche se questo comunque comporterebbe un nuovo adempimento, l’ennesimo, in capo ai professionisti.
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