Il bonus auto è un incentivo volto a rilanciare il mercato automobilistico, puntando soprattutto a promuovere la mobilità sostenibile. L’iniziativa, patrocinata dal ministero dello Sviluppo Economico, si inserisce nel più ampio quadro dell’attenzione posta a livello europeo alla salvaguardia dell’ambiente. Nonostante il bonus fosse già presente nei Decreti Rilancio e Agosto, con la Legge di Bilancio 2021 il Governo ha deciso di stanziare ulteriori fondi e rimodulare in parte sia le fasce che l’ammontare del contributo. Vediamo, più nel dettaglio, in cosa consiste il bonus auto con e senza rottamazione e gli ecoincentivi per le auto elettriche ed ibride; come e chi può richiederlo, a quanto ammontava prima e quanto è previsto dall’attuale Legge di Bilancio.
Bonus auto: in cosa consiste?
A partire da gennaio del 2021 sono stati stanziati ulteriori fondi destinati ai cittadini per l’acquisto di veicoli a basse emissioni appartenenti alla categoria M1 (vetture a quattro ruote per il trasporto fino a un massimo di 8 persone) purché vengano rispettati diversi requisiti. Ad esempio, deve trattarsi di auto nuove, acquistate e immatricolate in Italia nel periodo compreso tra il 1° marzo 2019 e il 31 dicembre 2021, con emissioni di CO2 non superiori a 60 g/Km e un prezzo di listino che non ecceda i 50mila euro, compresi optional e Iva inclusa. Inoltre, anche le auto Euro 6, con emissioni comprese tra 61 e 135 g/Km, possono accedere agli incentivi statali purché il loro prezzo non superi i 40mila euro. È importante, a questo punto, capire l’ammontare del bonus auto, con o senza rottamazione.
Per l’acquisto di un’auto nuova senza rottamazione, se il concessionario accorda uno sconto sull’acquisto di almeno mille euro, il bonus ecoincentivi auto prevedeva (prima del 2021) un importo rispettivamente di mille o 750 euro a seconda della fascia di emissione in cui il veicolo acquistato veniva inserito. Come anticipato, ai contributi già previsti dalla Legge di Bilancio del 2019 e dai successivi Decreti Rilancio e Agosto si sono aggiunte ulteriori risorse stanziate con la Legge di Bilancio 2021 e allo stato attuale, oltre ad essere cambiato l’ammontare dei contributi concessi, sono state anche modificate le fasce di emissione che ad oggi sono 3:
– da 0 a 20 g/Km (fascia 1);
– da 21 a 60 g/Km (fascia 2);
– da 61 a 135 g/Km (fascia 3).
L’ammontare degli incentivi è rispettivamente di 4.000 euro per le auto rientranti nella 1° fascia, 1.500 euro per quelle rientranti nella 2° fascia, mentre nessun incentivo, in assenza di rottamazione, è invece applicabile ai veicoli appartenenti alla 3° fascia.
Un altro punto fondamentale riguarda gli incentivi statali previsti per il bonus rottamazione auto. Chiunque abbia intenzione di acquistare un veicolo appartenente alla categoria M1 e, allo stesso tempo, desideri rottamare la sua vecchia auto può usufruire di ulteriori incentivi.
…E per quanto riguarda il bonus auto elettriche chi può richiederlo?
Anche il bonus auto ibride è finalmente realtà: a partire dal 18 gennaio 2021 sono scattate, per i concessionari iscritti allo sportello digitale (nell’area dedicata ai rivenditori), le prenotazioni per il bonus auto così come indicato dal portale ufficiale del Ministero dello Sviluppo Economico.
Dal bonus rottamazione auto a quello per le macchine ibride
La richiesta dell’incentivo, che si sostanzia in uno sconto applicato dal concessionario sul prezzo di listino, si articola in quattro fasi. Prima di entrare nel dettaglio della procedura è importante ricordare come avviene l’iscrizione dei rivenditori sulla piattaforma digitale. Questi devono anzitutto compilare gli appositi campi inserendo la loro partita Iva e il numero Rea (Registro delle Imprese) e poi fornire i propri dati anagrafici. Terminata questa fase il concessionario riceverà una PEC con conferma dell’avvenuta attivazione. Dopo aver attivato la registrazione si otterranno le credenziali di accesso alla piattaforma online per procedere all’invio telematico della richiesta di accesso ai fondi.
Subito dopo la registrazione si passa all’iter da seguire per la richiesta. Innanzitutto i rivenditori registrano i veicoli disponibili sulla piattaforma e a seconda della presenza o meno di risorse, ricevono conferma della registrazione della prenotazione. A questo punto, il concessionario dovrà confermare la vendita entro 180 giorni dall’avvenuta prenotazione. Operazione che si concluderà comunicando la targa del veicolo nuovo e allegando tutti i documenti necessari per avviare le procedure del caso. A corrispondere il contributo all’acquirente sarà, quindi, direttamente il concessionario che verrà poi rimborsato dalla casa automobilistica o azienda importatrice della vettura. La casa automobilistica, a sua volta, potrà recuperare il valore del bonus auto tramite credito d’imposta utilizzabile solo in compensazione con modello f24 telematico.