Il bonus figli rappresenta una delle grandi novità all’interno della Legge di Bilancio 2021. In pratica, si tratta dell’assegno unico che riguarda tutti i figli fino al compimento del 21esimo anno di età.
Ecco tutto quello che c’è da sapere sul bonus figli 2021.
Bonus figli: che cos’è? Lo possono chiedere tutti?
Il bonus per i figli a carico, chiamato anche assegno universale, è il nuovo contributo economico che è stato pensato in sostituzione degli assegni familiari. L’obiettivo è quello di semplificare una materia caratterizzata da moltissimi provvedimenti. La sua partenza era già stata preventivata nel 2020 ma una serie di impedimenti hanno obbligato a far slittare la misura. Il contributo è previsto per tutte le famiglie che hanno figli, per ciascuno di essi e fino al compimento del loro 21esimo anno di età. Sono previste, poi, delle maggiorazioni a partire dal terzo figlio in poi e una che riguarda i figli disabili. L’importo sarà variabile e in base all’ISEE di riferimento della famiglia. Tuttavia, l’importo massimo non supererà i 200 euro mensili per figlio, tranne nei casi di figli disabili e di terzo nato.
L’assegno verrà erogato su base mensile, per 12 mensilità. Ovviamente non sono previsti importi aggiuntivi come avviene nel caso delle tredicesime e delle quattordicesime. La sua partenza è prevista dal primo luglio 2021.
Bonus figli minorenni a carico: i dettagli
Una delle caratteristiche principali del bonus figli minorenni a carico è rappresentata dal fatto che questo contributo non concorre alla quantificazione del cosiddetto reddito imponibile, ossia quel reddito sul quale vengono calcolate le tasse che ciascun cittadino deve versare allo Stato. La somma corrispondente al bonus figli può essere erogata in denaro oppure sotto forma di credito d’imposta, da utilizzare come meglio si ritiene e per compensare diverse voci di spesa, soprattutto per i liberi professionisti. La sua quantificazione è composta da due parti: una fissa e uguale a tutte le famiglie, l’altra variabile e tarata sulla situazione economica della famiglia che si evince dal reddito ISEE. L’assegno universale figli viene erogato sia per i figli naturali che per quelli adottati, senza alcuna distinzione di importi e modalità di erogazione.
A chi spetta il bonus figli 2021
Possono richiedere il bonus figli 2021 diverse categorie di persone. Innanzitutto i lavoratori dipendenti, sia in ambito privato che statale, poi tutti i lavoratori autonomi, infine i disoccupati e gli incapienti che non soggetti all’IRPEF. Se, quindi, l’assegno è garantito a tutte le categorie di famiglie, l’importo è tarato sul reddito complessivo, sempre in relazione al dato ISEE. L’assegno mensile verrà percepito dal settimo mese di gravidanza e fino al compimento del 21esimo compleanno del figlio. Anche i cittadini extracomunitari hanno diritto al bonus figli ma devono rispettare alcune caratteristiche. La prima è quella di essere in regola con il permesso di soggiorno, che deve essere di lungo periodo oppure per lavoro o per ricerca scientifica. Inoltre, si deve risiedere stabilmente sul territorio italiano da almeno due anni consecutivi.
Come richiedere il bonus figli minorenni
Tra i documenti per potere decretare l’importo totale al quale le famiglie hanno diritto relativamente al bonus figli minorenni rientra l’ISEE, proprio per verificare il reddito complessivo della famiglia, nonché la DSU, acronimo della dichiarazione sostitutiva unica che riporta tutti i dati del patrimonio immobiliare e mobiliare di un determinato soggetto.
Se in una famiglia sono presenti dei figli disabili, il bonus ha delle caratteristiche leggermente differenti. Ad esempio l’importo comprende una maggiorazione che va dal 30 al 50%, inoltre l’assegno verrà corrisposto non solo fino ai suoi 21 anni ma per tutta la sua vita.
Bonus figli 14 anni: che cos’è
Esiste un altro tipo di bonus che è quello relativo alle famiglie con figli fino ai 14 anni. Il bonus figli 14 anni consiste nel contributo che viene dato a tutte le famiglie che hanno figli minori di 14 anni e che corrisponde a un massimo di 160 euro. Purtroppo, però, in fase operativa questa misura non è stata introdotta all’interno della Legge di Bilancio, quindi per il 2021 non sarà attivo questo ulteriore contributo.