Con Sentenza n. 15536/2009, la Corte di Cassazione si è pronunciata in materia di accertamento induttivo e valenza probatoria dei documenti extracontabili rinvenuti presso la sede dell’impresa.
Secondo i giudici, l’accertamento in rettifica operato dall’Ufficio sulla base di presunzioni gravi, precise e concordanti, è da ritenersi legittimo anche in presenza di una regolare tenuta della contabilità aziendale; diversamente, l’accertamento fiscale fondato su un documento di natura extracontabile (ad esempio, un brogliaccio) ritenuto inidoneo a certificare l’esistenza di una contabilità “in nero”, non può considerarsi legittimo.
Fonte: www.seac.it
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