Con Sentenza n. 14149/2009, la Corte di Cassazione ha stabilito che il reddito fondiario degli immobili di interesse storico-artistico va determinato applicando la minore rendita catastale prevista per le abitazioni della zona censuaria in cui è posizionato il fabbricato, non rilevando la categoria catastale del bene medesimo.
Si tratta di una forma peculiare di imposizione, avulsa dal rapporto con il valore reale dell’immobile, in ragione della particolare natura del bene da tassare.
Tale regola è applicabile a prescindere dal fatto che l’immobile sia concesso o meno in locazione, sia abitativo o destinato ad un uso diverso.
Fonte: www.seac.it
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