Con Risoluzione 21 settembre 2007, n. 262, l’Agenzia delle Entrate si è espressa in materia di disapplicazione delle norme antielusive in tema di società estere controllate residenti in Paesi a fiscalità privilegiata (CFC).
Nello specifico, l’Amministrazione finanziaria ha disposto che ai fini della citata disapplicazione non basta che il contribuente sia in grado di dimostrare che l’aliquota di imposta pagata all’estero dalle società residenti sia almeno pari al 27%; non è infatti consentito sindacare sui motivi che hanno indotto il legislatore italiano a far rientrare o meno un Paese estero tra quelli definiti a “fiscalità privilegiata”.
A ciò si aggiunge che ai sensi degli articoli 89 e 168, TUIR, il contribuente deve invece riuscire a dimostrare che la società estera esercita di fatto attività industriale/commerciale e che il suo scopo non è localizzare i redditi in Paesi a fiscalità privilegiata.
Fonte: www.seac.it
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