Nella Sentenza n. 12448 dell’8 giugno 2011, la Corte di Cassazione ha affermato, contrariamente a quanto sostenuto dalla Commissione Tributaria Regionale, che è pienamente legittima l’applicazione del redditometro a persona disoccupata che non ha presentato dichiarazione dei redditi, alla luce della circostanza che la persona medesima risulta proprietaria di tre autovetture, e nonostante tali mezzi siano concessi in comodato a terzi.
La Suprema Corte ha richiamato il Decreto Ministeriale del 10 settembre 1992 nel quale viene individuata la disponibilità dei beni, che costituiscono indici e coefficienti presuntivi di capacità contributiva, ai fini dell’applicazione dell’accertamento sintetico, nella condizione di chi “a qualsiasi titolo o anche di fatto utilizza o fa utilizzare i beni”.
Nel caso di specie, la Corte ha riconosciuto che rientra in tale ipotesi il contribuente, intestatario delle autovetture, sia pur concesse in uso gratuito a terze persone.
Come evidenziato nella Sentenza, scopo della normativa relativa all’accertamento sintetico è quello di individuare fonti di reddito non dichiarate. La titolarità di un reddito da lavoro è, invece, estranea alla logica di tale istituto.
a cura dell’Avv. Raffaella De Vico.
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