Con Risoluzione 15 aprile 2008, n. 152, l’Agenzia delle Entrate si è espressa in merito al corretto regime tributario da applicare ad un’operazione di fusione per incorporazione tra enti diversi dalle società a regime variabile.
Nel caso oggetto di interpello, un ente di culto intendeva incorporare un altro ente di culto. Ai fini delle imposte dirette l’Agenzia precisa che la disciplina applicabile alla suddetta operazione varia a seconda che:
- i beni gestiti dall’incorporato in regime d’impresa confluiscano o meno nell’attività d’impresa dell’ente incorporante;
- i beni relativi all’attività istituzionale dell’incorporato confluiscano o meno nell’attività d’impresa gestita dall’ente incorporante.
Ai fini delle imposte indirette, l’Amministrazione finanziaria ricorda che i passaggi di beni a seguito di fusione o trasformazione di società e di analoghe operazioni poste in essere da altri enti non sono soggetti ad IVA (art. 2, comma 3, lettera f), DPR n. 633/1972); pertanto i relativi atti sono soggetti ad imposta di registro in misura proporzionale del 3%.
Fonte: www.seac.it
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