Con Risoluzione 23 luglio 2009, n. 191, l’Agenzia delle Entrate si è pronunciata in merito alla rilevanza dell’assegnazione dei beni ai soci ai fini fiscali.
In particolare, l’Amministrazione finanziaria ha stabilito che sull’assegnazione di beni immobili al socio da parte di una società di capitali interamente partecipata trova applicazione l’articolo 86, TUIR, ai sensi del quale le plusvalenze dei beni relativi all’impresa assumono rilevanza reddituale anche nel caso in cui i beni stessi vengano assegnati ai soci o destinati a finalità estranee.
Di conseguenza, l’eventuale plusvalenza, in assenza di un corrispettivo in denaro o in natura corrisposto dal socio, deve essere determinata per differenza tra il valore normale del bene assegnato e il suo ultimo costo fiscalmente riconosciuto. Ciò vale anche qualora sia stata effettuata una riduzione del capitale sociale pari al valore contabile del bene assegnato.
Per quanto riguarda l’IVA, l’operazione non assume rilevanza se il bene non abbia consentito, a monte, la deduzione dell’imposta in ragione del suo acquisto presso un soggetto privato.
Fonte: www.seac.it
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