Con Sentenza del 14 gennaio 2010, n. 16.01.10, la CTP di Reggio Emilia ha stabilito che il concetto di “plusvalenza realizzata” non è correlato a quello di “valore”, quindi la determinazione del valore di un terreno venduto, non si può qualificare come presunzione grave precisa e concordante in riferimento alla tesi di aver ricevuto un corrispettivo “in nero”.
Secondo i giudici il concetto di plusvalenza, ai sensi dell’art. 82, TUIR, non va confuso con il valore del terreno che, nella fattispecie, viene determinato dall’Ufficio mediante il metodo dei coefficienti dell’Omi (metodo tra l’altro abolito con la Finanziaria 2008). Inoltre nel caso di specie non veniva fornita alcuna prova, attraverso indagini bancarie, del presunto incasso, della differenza tra valore determinato e prezzo di vendita, percepito “in nero”.
Fonte: www.seac.it
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