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11 Aprile 2025
4 Minuti di lettura

Due edifici, un unico accesso: la detrazione è doppia

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Nuove indicazioni dell’Agenzia delle Entrate sulla detrazione per l’abbattimento delle barriere architettoniche

Data: 7 aprile 2025
Fonte: Risposta n. 89/2025 dell’Agenzia delle Entrate

La detrazione fiscale del 75% per gli interventi volti al superamento delle barriere architettoniche – prevista dall’articolo 119-ter del Decreto Rilancio (Dl n. 34/2020) – può essere riconosciuta separatamente agli edifici con unico accesso seppur autonomi, anche se essi siano carrabili e pedonali. È quanto chiarisce l’Agenzia delle Entrate in una recente risposta fornita a un contribuente proprietario di un complesso immobiliare composto da due edifici distinti.

Edifici con unico accesso autonomi, una detrazione per ciascuno

L’elemento chiave del chiarimento riguarda la possibilità di applicare la detrazione su base separata. Nel caso specifico, i due edifici in questione sono catastalmente autonomi, pur avendo un unico accesso condiviso. Questo significa che, per ciascun immobile, è possibile calcolare e applicare individualmente il beneficio fiscale, tenendo conto della categoria catastale di appartenenza.

Nello specifico:

  • Edificio 1: categoria catastale B/5 (scuole, laboratori scientifici)
  • Edificio 2: categoria catastale C/6 (autorimesse, stalle, scuderie)

Per entrambi, il contribuente ha avviato interventi di abbattimento delle barriere architettoniche, tra cui:

  • Realizzazione di percorsi esterni accessibili
  • Automazione dei cancelli per apertura e chiusura

Regole applicabili: quale normativa si considera?

Nel caso trattato, i lavori risultano coperti dalla versione originaria della normativa, poiché la Comunicazione di inizio lavori asseverata (CILA) è stata presentata il 7 settembre 2023, e i lavori sono iniziati il 7 ottobre 2023. Questo è importante perché a partire dal 30 dicembre 2023, con l’entrata in vigore del Decreto Legge n. 212/2023, sono state introdotte nuove restrizioni, che limitano le tipologie di interventi agevolabili.

Cosa è cambiato dal 30 dicembre 2023:

  • La detrazione è ora concessa solo per interventi su:
    • Scale
    • Rampe
    • Ascensori
    • Servoscala
    • Piattaforme elevatrici

Tuttavia, le vecchie regole continuano ad applicarsi se, come in questo caso:

  • È già stata presentata la CILA
  • I lavori sono già iniziati
  • È stato stipulato un contratto vincolante con versamento di acconti

Come funziona la detrazione del 75%

La normativa prevede che, per spese sostenute tra il 1° gennaio 2022 e il 31 dicembre 2025, sia possibile usufruire della detrazione del 75% per interventi su edifici esistenti finalizzati a rendere gli spazi più accessibili. Questo include non solo rampe e ascensori, ma anche:

  • Percorsi esterni
  • Automazione di impianti (cancelli, porte, ecc.)
  • Smaltimento e bonifica degli impianti sostituiti

Massimali di spesa ammissibili

Il calcolo della detrazione si effettua su un tetto massimo di spesa, che varia in base alla tipologia di edificio:

Tipo di edificioLimite massimo di spesa
Edifici unifamiliari o unità autonome50.000 €
Edifici da 2 a 8 unità immobiliari40.000 € per unità
Edifici con più di 8 unità30.000 € per unità

Il caso concreto: doppia detrazione da 50.000 euro

Nel caso analizzato dall’Agenzia, nonostante i due fabbricati condividano lo stesso ingresso, risultano giuridicamente e catastalmente separati, e quindi ognuno ha diritto alla propria quota piena di detrazione.

Risultato:

  • 50.000 € di spesa massima per l’edificio B/5
  • 50.000 € di spesa massima per l’edificio C/6
  • Totale massimo di spesa agevolata: 100.000 €
  • Detrazione complessiva al 75%: 75.000 €

Questo chiarimento dell’Agenzia delle Entrate è particolarmente utile per i proprietari di complessi immobiliari misti o articolati. Anche in presenza di un accesso condiviso, ciò che conta ai fini della detrazione è l’autonomia catastale degli edifici. È dunque possibile accedere alla detrazione doppia, purché siano rispettati i requisiti normativi previsti alla data di inizio dei lavori.

Per chi intende avviare lavori nel 2025, è importante verificare con attenzione la normativa attualmente in vigore e procedere con una corretta presentazione della documentazione tecnica e amministrativa

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