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Novità Irpef - Ires
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31 Gennaio 2025
4 Minuti di lettura

Otto per mille dell’Irpef allo Stato: novità sulla divisione

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È stata introdotta una nuova modalità per la presentazione delle richieste di accesso ai fondi dell’otto per mille dell’Irpef destinati allo Stato. D’ora in avanti, le domande dovranno essere inoltrate alla presidenza del Consiglio dei ministri tramite una piattaforma informatica dedicata.

Con il decreto del presidente della Repubblica n. 213 del 13 novembre 2024, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 7 gennaio 2025, è stato modificato il regolamento originariamente definito dal Dpr n. 76/1998, che disciplina le modalità di utilizzo di questa quota di contributo. La versione aggiornata entrerà in vigore il 22 gennaio 2025.

Nuove finalità per l’utilizzo del contributo

Tra le principali innovazioni introdotte dalla riforma, vi è l’ampliamento delle finalità di impiego delle risorse. Oltre alle destinazioni già previste – quali il contrasto alla fame nel mondo, la gestione delle emergenze dovute a calamità naturali, l’assistenza ai rifugiati, la tutela dei beni culturali e la ristrutturazione degli edifici scolastici pubblici e del Fondo edifici di culto – ora i fondi potranno essere impiegati anche per:

  • Il supporto ai minori stranieri non accompagnati;
  • Interventi straordinari per il recupero dalla tossicodipendenza e altre dipendenze patologiche, con programmi di cura, riabilitazione e reinserimento sociale.

Nuovi criteri di ripartizione delle risorse

Il metodo di distribuzione dei fondi viene modificato, prevedendo che le risorse siano assegnate in proporzione alle scelte espresse dai contribuenti nelle loro dichiarazioni dei redditi. Le somme residue, derivanti dalle scelte non espresse, potranno essere allocate dal Consiglio dei ministri entro il 30 novembre di ogni anno, destinandole a specifici interventi. Qualora non si adotti una delibera in merito, la ripartizione seguirà nuovamente il criterio proporzionale, rispettando la volontà espressa dai cittadini.

Requisiti per l’accesso ai fondi

L’articolo 3 del Dpr n. 76/1998 è stato interamente riscritto, ridefinendo i criteri per l’ammissibilità al contributo. Le modifiche riguardano sia i soggetti che possono presentare domanda (pubbliche amministrazioni, enti pubblici e privati senza fini di lucro, persone giuridiche) sia i requisiti richiesti. Le quali devono essere soddisfatti entro la scadenza per la presentazione delle domande.

Per quanto riguarda i requisiti tecnici degli interventi, il regolamento stabilisce che questi debbano essere descritti in tutti i loro aspetti – tecnici, funzionali e finanziari. È importante che siano corredati da una relazione tecnica redatta secondo il modulo disponibile sul sito della presidenza del Consiglio dei ministri o conforme alle indicazioni contenute nei bandi pubblicati dal ministero dell’Istruzione. La documentazione deve essere firmata dal legale rappresentante e dal responsabile tecnico del progetto.

Modalità di presentazione delle domande

Le richieste di contributo devono essere trasmesse esclusivamente online, entro il 30 settembre di ogni anno, utilizzando la piattaforma informatica predisposta. In alternativa, è possibile inviare le domande via posta elettronica certificata. Soltanto per i fondi riferiti all’anno 2025, sarà consentito l’invio tramite raccomandata postale, ma con l’obbligo di caricare comunque la domanda sulla piattaforma entro la scadenza stabilita dalla presidenza del Consiglio.

Eccezione per interventi di edilizia scolastica

Un’eccezione è rappresentata dalle richieste relative agli interventi di edilizia scolastica, che continueranno a essere gestite direttamente dal ministero dell’Istruzione attraverso bandi specifici.

Queste modifiche puntano a garantire una maggiore trasparenza e un utilizzo più efficace delle risorse disponibili, adeguando la gestione dell’otto per mille alle necessità emergenti della società.

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