Con Sentenza 29 luglio 2009, n. 17572, la Corte di Cassazione ha stabilito che l’Amministrazione finanziaria non può rettificare i costi relativi a presunte fatture false, qualora non abbia provveduto ad indicare gli effettivi elementi dai quali si deducono le violazioni commesse dal contribuente.
Secondo i giudici, in sostanza, nelle suddette circostanze il Fisco deve spiegare le motivazioni in base alle quali dai comportamenti derivano elementi gravi, precisi e concordanti a carico del contribuente.
Fonte: www.seac.it
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