L’Agenzia delle Entrate ha fornito chiarimenti riguardo all’esenzione Iva da applicare ai servizi connessi ai tamponi ed ai vaccini anti-Covid.
La società che ha presentato istanza di interpello svolge attività di noleggio di mobili, arredamenti, impianti, occupandosi in particolare del noleggio di tende complete di impianti.
Nel 2020, la società istante ha concesso in locazione ad una fondazione delle tendostrutture per ambulatori per l’effettuazione in parte di tamponi ed in parte di vaccini anti-Covid, completi di servizi accessori. La finalità anti-Covid è precisata anche nel contratto di locazione.
La fondazione ha a sua volta concesso in comodato gratuito quanto ricevuto dalla società istante ad una struttura sanitaria.
La società istante ha emesso fatture con indicazione dell’aliquota Iva ordinaria del 22 %. La fondazione ha, invece, ritenuto applicabile l’esenzione Iva prevista dalla Legge di Bilancio per il 2021 alle operazioni relative alle tendostrutture adibite alla somministrazione dei vaccini anti-Covid, trattandosi di prestazioni di servizi strettamente connesse a tali vaccini. Ha, quindi, richiesto l’applicazione dell’esenzione Iva alle operazioni già effettuate e fatturate.
L’Agenzia delle Entrate, nella Risposta n. 81 del 9 febbraio 2022, ha ricordato la disposizione della Legge di Bilancio per il 2021 secondo la quale è previsto che le cessioni della strumentazione per diagnostica per il Covid-19 e le prestazioni di servizi strettamente connesse a tale strumentazione sono esenti Iva, con diritto alla detrazione dell’imposta. Inoltre, anche le cessioni di vaccini anti-Covid, autorizzati dalla Commissione Europea e dagli Stati membri dell’Unione Europea, e le prestazioni di servizi strettamente connesse a tali vaccini sono esenti Iva, con diritto alla detrazione dell’imposta.
Si tratta di un regime di esenzione Iva temporaneo in vigore fino al 31 dicembre 2022. Per le cessioni dei vaccini e per le prestazioni di servizi ad esse connesse, il termine iniziale di decorrenza del regime di esenzione è fissato al 20 dicembre 2020.
Le prestazioni di servizi strettamente connesse sono quelle prestazioni indispensabili ai dispositivi ed ai vaccini anti-Covid, senza le quali diviene difficile per uno Stato membro assicurare una campagna di prevenzione e diagnosi ed una campagna vaccinale efficaci a costi sostenibili.
L’Agenzia delle Entrate ha richiamato una precedente Risposta del 2021 nella quale è stata riconosciuta l’esenzione Iva, con diritto alla detrazione dell’imposta, per le prestazioni di effettuazione dei tamponi, in quanto servizi strettamente connessi ai dispositivi in vitro.
Con riferimento al caso descritto nell’istanza di interpello, è stato, in primo luogo, rilevato che ciò che rileva ai fini Iva è l’operazione tra la società istante e la fondazione consistente nella locazione, dietro pagamento di un corrispettivo, delle tendostrutture per ambulatori completi, adibiti sia all’effettuazione dei tamponi, sia alla somministrazione dei vaccini, il tutto nell’ambito di gestione del Covid-19. L’operazione successiva di messa a disposizione di questi beni alla struttura sanitaria a titolo di comodato gratuito non risulta, infatti, rilevante ai fini Iva.
La conclusione espressa dall’Agenzia delle Entrate è che le prestazioni di servizi indicate nel contratto di locazione possono beneficiare dell’esenzione Iva e, quindi, possono essere acquisite dalla fondazione in esenzione da Iva con la possibilità per la società istante di portare in detrazione l’imposta.