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Principi Contabili
Scritto da: Misterfisco

Conti d ordine I conti d ordine definizione degli stessi ed enunciazione dei principi contabili per la loro valutazione e rappresentazione in bilancio | C. Valutazione

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C.I. – Tenuto conto dei principi generali per la redazione del bilancio (art. 2423-bis Codice civile) e di alcuni principi contabili richiamati nel capitolo precedente, viene enunciata una regola generale di valutazione per la quale il valore esposto nei vari conti d’ordine deve essere identificato in modo tale che il messaggio immediato trasmesso al lettore sia il più corretto possibile. Di conseguenza:

– deve essere assolutamente evitata l’adozione di valori simbolici;

– sono da evitare i valori nominali, quando risultino fuorvianti;

– gli impegni non quantificabili devono essere menzionati ed adeguatamente commentati in nota integrativa.

C.II.a) – La valutazione dei rischi per garanzie concesse – personali o reali – per debiti altrui in moneta di conto si effettua indicando nei conti d’ordine un importo pari all’ammontare della garanzia prestata, ed in nota integrativa l’importo del debito garantito alla data di riferimento del bilancio, se inferiore.

Se sui beni immobili aziendali sono iscritte ipoteche di grado diverso, nei conti d’ordine si dovrà indicare il valore complessivo delle predette.

Per l’iscrizione delle fidejussioni si rinvia a quanto precisato ai paragrafi B.II.c) e B.II.d).

Nell’ipotesi di garanzie rilasciate dall’impresa a favore di terzi inerenti a debiti espressi in valuta estera, è necessario convertire gli importi in lire – ai fini della valutazione del rischio – sulla base del cambio vigente alla data di riferimento del bilancio. Qualora rilevanti, gli ammontari in valuta estera del debito e/o della garanzia, devono essere riportati in nota integrativa.

C.II.b) – Gli impegni da esprimere nei conti d’ordine devono essere valutati al valore nominale che si desume dalla relativa documentazione.

Per i contratti a termine su merci, valute e titoli da ricevere o da consegnare, la valutazione dell’impegno si dovrà effettuare al prezzo «forward» prefissato. L’ammontare in valuta estera deve essere riportato in nota integrativa, se rilevante. Qualora l’impegno dovesse essere definito non in termini monetari bensì in funzione di unità fisiche (ad es. in quintali di merce) si assumerà quale parametro il valore di mercato dei beni alla data di chiusura dell’esercizio.

C.II.c) – Beni di terzi – La valutazione dei beni di terzi presso l’impresa è effettuata:

– al valore nominale, quando si tratti di titoli a reddito fisso non quotati;

– al valore corrente di mercato, se disponibile, quando si tratti di beni, di azioni o di titoli a reddito fisso, se quotati;

– al valore desunto dalla documentazione esistente negli altri casi.

Sommario Principi contabili

Fonte: Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti

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