Dal raffronto tra i principi enunciati in questo documento e l’attuale legislazione civilistica emerge quanto segue.
1. Classificazione delle voci nello stato patrimoniale. I principi contabili enunciati in questo documento per la classificazione dei debiti, fondi per rischi ed oneri e trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato, corrispondono alle norme poste dal Codice Civile. [1], salvo che per quanto concerne la non chiara e netta separazione dei debiti a medio-lungo termine da quelli a breve termine; anche sotto quest’ultimo aspetto l’impostazione legale è comunque accettabile. [2].
2. Principi di valutazione. In generale, i principi di valutazione enunciati in questo documento non fanno altro che definire da un punto di vista ragionieristico i concetti, la portata ed i limiti dei criteri civilistici espressi dall’art. 2426 del Codice Civile.
3. Nota integrativa. Le informazioni da fornire nella nota integrativa previste dalla Commissione sono più ampie di quelle stabilite dall’art. 2427 e da altri articoli del Codice Civile (i quali dettano il contenuto minimo della nota stessa) e, in caso di rilevanza, devono essere considerate informazioni complementari obbligatorie ai sensi dell’art. 2423 .