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Principi Contabili
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1 Gennaio 1970

IAS 12 Imposte sul reddito – Esposizione nel bilancio

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Compensazione

71. L’impresa deve compensare le attività e le passività fiscali correnti se, e solo se, essa:

(a) ha un diritto legalmente esercitabile di compensare gli importi rilevati;

(b) intende o regolare le partite al netto, o realizzare l’attività ed estinguere contemporaneamente la passività.

72. Sebbene le attività e le passività fiscali correnti siano rilevate e valutate separatamente, esse devono essere compensate nello stato patrimoniale in base alle stesse condizioni prescritte per gli strumenti finanziari nello IAS 32, Strumenti finanziari: Esposizione nel bilancio e informazioni integrative. L’impresa di solito ha un diritto legalmente esercitabile di compensare un’attività fiscale corrente a fronte di una passività fiscale corrente, quando queste si riferiscono a imposte sul reddito applicate dalla medesima autorità fiscale e l’autorità fiscale consente all’impresa di eseguire o ricevere un unico pagamento netto.

73. Nel bilancio consolidato, un’attività fiscale corrente di un’impresa del gruppo deve essere compensata a fronte di una passività fiscale corrente di un’altra impresa del gruppo se, e solo se, le imprese in questione hanno un diritto legalmente esercitabile di eseguire o di ricevere un unico pagamento netto e intendono eseguire o ricevere tale pagamento netto o realizzare l’attività ed estinguere la passività contemporaneamente.

74. L’impresa deve compensare le attività e le passività fiscali differite se, e solo se:

(a) l’impresa ha un diritto legalmente esercitabile di compensare le attività fiscali correnti con le passività fiscali correnti; e

(b) le attività e le passività fiscali differite sono relative a imposte sul reddito applicate dalla medesima autorità fiscale su:

(i) lo stesso soggetto passivo d’imposta; o
(ii) soggetti passivi d’imposta diversi che intendono regolare le passività e le attività fiscali correnti su base netta, o realizzare le attività ed regolare le passività contemporaneamente, in ciascun esercizio successivo nel quale si prevede che siano regolati o recuperati ammontari significativi di passività o di attività fiscali differite.

75. Per evitare la necessità di disporre di una programmazione dettagliata dei tempi dell’annullamento di ciascuna differenza temporanea, il presente Principio richiede che l’impresa compensi un’attività fiscale differita a fronte di una passività fiscale differita dello stesso soggetto passivo d’imposta se, e solo se, esse sono relative a imposte sul reddito applicate dalla medesima autorità fiscale e l’impresa ha un diritto legalmente esercitabile di compensare le attività fiscali correnti a fronte delle passività fiscali correnti.

76. In taluni rari casi, l’impresa può avere un diritto legalmente esercitabile alla compensazione, e la volontà di estinguere al netto, in alcuni esercizi ma non in altri. In questi rari casi, può essere necessario disporre di una programmazione dettagliata per stabilire in modo attendibile se la passività fiscale differita di un soggetto passivo di imposta si tradurrà in maggiori pagamenti d’imposta nello stesso esercizio in cui un’attività fiscale differita di un altro soggetto passivo di imposta comporterà minori pagamenti da parte di questo secondo soggetto passivo di imposta.

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