17 Nella preparazione del bilancio, ogni entità – sia essa un’entità a sé stante, un’entità con gestioni estere (quale una capogruppo) o una gestione estera (quale una controllata o filiale) – determina la sua valuta funzionale secondo quanto previsto dai paragrafi da 9 a 14. L’entità converte gli elementi in valuta estera nella sua valuta funzionale e presenta gli effetti di tale conversione secondo quanto previsto dai paragrafi da 20 a 37 e 50.
18 Diverse entità che redigono il bilancio includono un numero di entità individuali (per esempio un gruppo è composto da una capogruppo e una o più controllate). Diversi tipi di entità, facenti parte di un gruppo o meno, possono avere investimenti in collegate o accordo(i) a controllo congiunto. Queste entità possono anche avere filiali. È necessario che la situazione patrimoniale- finanziaria ed il risultato economico di ciascuna singola entità inclusa nell’entità che redige il bilancio siano convertiti nella valuta in cui l’entità che redige il bilancio presenta il bilancio. Il presente Principio permette che la moneta di presentazione di un’entità che redige il bilancio sia qualsiasi valuta (o valute). La situazione patrimoniale-finanziaria e il risultato economico di qualsiasi singola entità all’interno dell’entità che redige il bilancio, la cui valuta funzionale differisce dalla moneta di presentazione, sono convertiti secondo quanto previsto dai paragrafi da 38 a 50.
19 Il presente Principio permette di presentare il bilancio in qualsiasi valuta (o valute) a un’entità a sé stante che prepara il bilancio o a un’entità che prepara il bilancio separato secondo quanto previsto dallo IAS 27 Bilancio separato. Se la moneta di presentazione dell’entità differisce dalla valuta funzionale, la sua situazione patrimoniale-finanziaria ed il risultato economico sono a loro volta convertiti nella moneta di presentazione secondo quanto previsto dai paragrafi da 38 a 50.
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