9. Una banca deve presentare un conto economico che raggruppi i proventi e i costi per natura e che illustri i valori delle classi principali di proventi e di costi.
10. Oltre alle disposizioni degli altri Principi contabili internazionali le informazioni nel conto economico o le note al bilancio devono includere, senza limitarsi a ciò, le voci seguenti di proventi e oneri:
– Interessi attivi e proventi assimilati;
– Interessi passivi e oneri assimilati;
– Dividendi;
– Compensi e commissioni attive;
– Compensi e commissioni passive;
– Utili meno perdite derivanti dai titoli posseduti per negoziazione;
– Utili meno perdite derivanti dai titoli posseduti per investimento;
– Utili meno perdite derivanti da operazioni in valute estere;
– Altri proventi di gestione;
– Perdite su prestiti e anticipazioni;
– Spese generali amministrative; e
– Altri oneri di gestione.
11. Le classi principali di proventi derivanti dalla gestione di una banca includono gli interessi, i compensi per servizi, le commissioni e i risultati delle negoziazioni. Affinché gli utilizzatori possano valutare risultato economico della banca, ciascuna classe di proventi deve essere indicata distintamente. Tali indicazioni si aggiungono a quelle sull’origine dei proventi richieste dallo IAS 14, Informativa di settore.
12. Le classi principali di costi derivanti dalla gestione di una banca comprendono gli interessi, commissioni, perdite su prestiti e anticipazioni, costi per rettifiche del valore contabile degli investimenti e spese generali amministrative. Affinché gli utilizzatori possano valutare il risultato economico della banca, ciascuna classe di spesa deve essere indicata distintamente.
13. Proventi e costi non possono essere compensati, con l’eccezione di quelli relativi alla copertura di un rischio e ad attività e passività che siano state compensate secondo quanto previsto dal paragrafo 23.
14. La compensazione, in casi diversi da quelli relativi alla copertura di un rischio e ad attività e passività che siano state compensate come richiesto nel paragrafo 23, impedisce agli utilizzatori di accertare il risultato economico delle gestioni distinte della banca e il rendimento che essa ottiene da particolari categorie di attività.
15. Gli utili e le perdite derivanti da ciascuna delle seguenti operazioni sono, di norma, riportati al netto:
(a) dismissioni e variazioni nel valore contabile di titoli negoziabili;
(b) cessioni di titoli posseduti per investimento; e
(c) operazioni in valuta estera.
16. Allo scopo di fornire una maggiore conoscenza della composizione del margine d’interesse e delle ragioni delle sue variazioni, gli interessi attivi e passivi devono essere analizzati distintamente.
17. Il margine d’interesse è il prodotto dei tassi di interesse applicati sulla consistenza dei prestiti accordati e dei finanziamenti ottenuti. È auspicabile che la direzione aziendale fornisca una nota esplicativa, con riferimento all’esercizio dei tassi medi di interesse, sulla consistenza media delle attività e delle passività fruttifere di interesse. In alcuni Paesi, le autorità governative assistono le banche facendo depositi e concedendo linee di credito a tassi di interesse sostanzialmente inferiori a quelli di mercato. In questi casi la nota esplicativa della direzione aziendale spesso indica l’ammontare di questi depositi e di queste facilitazioni e il loro effetto sul reddito netto.
Torna all’Ias 30 Informazioni richieste nel bilancio delle banche e degli istituti finanziari