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Principi Contabili
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1 Gennaio 1970

IAS 36 Riduzione di valore delle attività – Identificazione di un’attività che possa aver subito una riduzione durevole di valore

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I paragrafi da 8 a 17 specificano in quali circostanze deve essere determinato il valore recuperabile. Queste disposizioni fanno uso del termine «un’attività» ma si applicano egualmente a una singola attività come a un’unità generatrice di flussi finanziari. La parte restante del presente Principio è strutturata come segue:

a) i paragrafi da 18 a 57 contengono le disposizioni per la determinazione del valore recuperabile. Queste disposizioni fanno uso del termine «un’attività», ma si applicano egualmente a una singola attività come a un’unità generatrice di flussi finanziari;
b) i paragrafi da 58 a 108 contengono le disposizioni per la rilevazione e la valutazione delle perdite per riduzione di valore. La rilevazione e la valutazione delle perdite per riduzione di valore di attività individuali diverse dall’avviamento sono trattate nei paragrafi da 58 64. I paragrafi da 65 a
108 trattano la rilevazione e la valutazione delle perdite per riduzione di valore di unità generatrici di flussi finanziari e dell’avviamento;
c) i paragrafi da 109 a 116 contengono le disposizioni per lo storno di perdite per riduzione di valore di un’attività o di un’unità generatrice di flussi finanziari rilevate in periodi precedenti. Nuovamente, queste disposizioni fanno uso del termine «un’attività» ma si applicano egualmente a una singola attività come a un’unità generatrice di flussi finanziari. Disposizioni aggiuntive sono previste per le singole attività indicate nei paragrafi da 117 a 121, per un’unità generatrice di flussi finanziari nei paragrafi 122 e 123 e per l’avviamento nei paragrafi 124 e 125;
d) i paragrafi da 126 a 133 specificano le informazioni da fornirsi per le perdite per riduzione di valore e i relativi ripristini di valore per le attività e le unità generatrici di flussi finanziari. I paragrafi da 134 a 137 specificano le informazioni aggiuntive richieste per le unità generatrici di flussi finanziari a cui sono stati allocati l’avviamento o le attività immateriali con vita utile indefinita al fine di verificare la riduzione di valore.

Un’attività ha subito una riduzione di valore quando il suo valore contabile supera il suo valore recuperabile. I paragrafi da 12 a 14 descrivono alcune situazioni indicative del fatto che può essersi verificata una riduzione di valore. Se qualcuna di queste indicazioni è presente, l’entità effettua una stima formale del valore recuperabile. Eccetto quanto indicato nel paragrafo 10, il presente Principio non richiede che un’entità formuli una stima formale del valore recuperabile se non vi sono indicazioni di riduzioni di valore.

L’entità deve valutare a ogni data di riferimento del bilancio se esiste una indicazione che un’attività possa aver subito una riduzione di valore. Se esiste una qualsiasi indicazione di ciò, l’entità deve stimare il valore recuperabile dell’attività.

10 Indipendentemente dal fatto che vi siano eventuali indicazioni di riduzioni di valore, un’entità deve inoltre:

a) verificare annualmente per riduzione di valore un’attività immateriale con una vita utile indefinita o un’attività immateriale che non è ancora disponibile all’uso, confrontando il suo valore contabile con il suo valore recuperabile. Questa verifica per riduzione di valore può essere fatta in qualsiasi momento durante un esercizio, a patto che avvenga nello stesso momento ogni anno. Attività immateriali differenti possono essere sottoposte ad una verifica per riduzione di valore in momenti diversi. Tuttavia, se tale attività immateriale viene inizialmente rilevata nell’esercizio in corso, tale attività immateriale deve essere sottoposta ad una verifica per riduzione di valore prima della fine dell’esercizio in corso;
b) verificare annualmente per riduzione di valore l’avviamento acquisito in un’aggregazione aziendale secondo quanto previsto dai paragrafi da 80 a 99.

11 La capacità di un’attività immateriale di generare benefici economici futuri sufficienti a recuperare il valore contabile è solitamente soggetta a maggiore incertezza prima che l’attività sia disponibile all’uso piuttosto che dopo. Perciò, il presente Principio richiede che l’entità verifichi almeno annualmente se il valore contabile di un’attività immateriale che non è ancora disponibile per l’uso abbia subito una riduzione di valore.

12 Nel valutare se esiste un’indicazione che un’attività possa aver subito una riduzione di valore, l’entità deve considerare come minimo le seguenti indicazioni:
Fonti informative esterne

a) vi sono indicazioni osservabili che il valore di mercato di un’attività è diminuito significativamente durante l’esercizio, più di quanto si prevedeva sarebbe accaduto con il passare del tempo o con l’uso normale dell’attività in oggetto;
b) variazioni significative con effetto negativo per l’entità si sono verificate durante l’esercizio o si verificheranno nel futuro prossimo nell’ambiente tecnologico, di mercato, economico o normativo nel quale l’entità opera o nel mercato al quale un’attività è rivolta;
c) i tassi di interesse di mercato o altri tassi di rendimento degli investimenti sono aumentati nel corso dell’esercizio, ed è probabile che tali incrementi condizionino il tasso di attualizzazione utilizzato nel calcolo del valore d’uso di un’attività e riducano in maniera significativa il valore recuperabile dell’attività;
d) il valore contabile dell’attivo netto dell’entità è superiore alla sua capitalizzazione di mercato.

 

Fonti interne di informazione

e) l’obsolescenza o il deterioramento fisico di un’attività risulta evidente;
f) si sono verificati nel corso dell’esercizio significativi cambiamenti con effetto negativo sull’entità, oppure si suppone che questi si verificheranno nel prossimo futuro, nella misura in cui o nel modo
in cui un’attività viene utilizzata o ci si attende sarà utilizzata. Tali cambiamenti includono casi
quali l’attività che diventa inutilizzata, piani di dismissione o di ristrutturazione del settore operativo al quale l’attività appartiene, piani di dismissione dell’attività prima della data precedentemente prevista, e il ristabilire la vita utile di un’attività come definita piuttosto che indefinita;
g) risulta evidente dall’informativa interna che l’andamento economico di un’attività è, o sarà, peggiore di quanto previsto.

Dividendo di una controllata, di una joint venture o di una società collegata

h) nel caso di partecipazioni in controllate, in joint venture e in società collegate, l’investitore rileva un dividendo ottenuto dall’investimento e sussistono prove che:

i) il valore contabile della partecipazione nel bilancio separato supera i valori contabili nel bilancio consolidato dell’attivo netto della partecipata, incluso il relativo avviamento; o
ii) il dividendo supera il totale conto economico complessivo della controllata, della joint venture o della società collegata nell’esercizio in cui lo si dichiara.

13 L’elenco del paragrafo 12 non è esaustivo. L’entità può individuare altre indicazioni secondo le quali un’attività può avere subito una riduzione di valore e queste richiederebbero, inoltre, che l’entità determini il valore recuperabile dell’attività o, nel caso dell’avviamento, svolga una verifica per riduzione di valore secondo quanto previsto dai paragrafi da 80 a 99.

14 Indicazioni derivanti dall’informativa interna in grado di rivelare che un’attività può aver subito una riduzione di valore comprendono:

a) flussi finanziari connessi all’acquisto di un’attività, o disponibilità liquide che in seguito si
rendono necessarie per rendere operativa o conservare l’attività, significativamente superiori a quelli originariamente preventivati;
b) flussi finanziari netti effettivi oppure utili o perdite operative conseguenti all’utilizzo dell’attività che si rivelano significativamente peggiori a quelli originariamente preventivati;
c) un significativo peggioramento dei flussi finanziari netti o del reddito operativo preventivati, o un significativo aumento della perdita preventivata relativa all’utilizzo dell’attività; o
d) perdite operative o flussi finanziari netti in uscita connessi all’attività, quando gli importi del periodo in corso vengono aggregati a quelli preventivati per il futuro.

15 Come indicato nel paragrafo 10, il presente Principio richiede che un’attività immateriale con una vita utile indefinita o non ancora disponibile all’uso e l’avviamento siano verificati per riduzione di valore almeno annualmente. Eccetto quando si applicano le disposizioni del paragrafo 10, il concetto di rilevanza si applica per identificare se l’importo recuperabile di un’attività debba essere stimato. Per esempio, se precedenti calcoli mostrano che il valore recuperabile di un’attività è significativamente maggiore rispetto al valore contabile, l’entità non ha bisogno di stimare nuovamente il valore recuperabile dell’attività, se non si è verificato alcun evento che abbia eliminato tale differenza. In maniera analoga, analisi precedenti possono mostrare che il valore recuperabile di un’attività non è condizionato da una (o più d’una) delle indicazioni elencate nel paragrafo 12.

16 Come spiegazione del paragrafo 15, se i tassi di interesse presenti nel mercato o altri tassi di rendimento sugli investimenti sono aumentati nel corso dell’esercizio, l’entità non è obbligata a effettuare una stima formale del valore recuperabile di un’attività nei seguenti casi:

a) se non è probabile che l’aumento dei tassi di mercato incida sul tasso di attualizzazione usato nel calcolo del valore d’uso. Per esempio, aumenti nei tassi di interesse a breve termine possono non avere un effetto rilevante sui tassi di attualizzazione usati per un’attività che ha una vita utile rimanente residua lunga;
b) se è probabile che l’aumento dei tassi di mercato incida sul tasso di attualizzazione usato nel calcolo del valore d’uso ma una precedente analisi di sensitività del valore recuperabile mostra che:

i) è improbabile che ci sarà una diminuzione significativa del valore recuperabile poiché è anche probabile che i flussi finanziari futuri aumentino (per esempio in alcuni casi, un’entità può anche essere in grado di dimostrare di poter modificare i propri ricavi per compensare eventuali aumenti dei tassi di mercato); o
ii) è improbabile che la diminuzione del valore recuperabile comporti una rilevante perdita per riduzione di valore.

17 Se esiste una indicazione che un’attività può aver subito una riduzione di valore, questo può indicare che la vita utile residua, il criterio di ammortamento (svalutazione) o il valore residuo dell’attività necessitano di essere riconsiderati e rettificati secondo le disposizioni contenute nel Principio applicabile a tale attività, anche se non è rilevata alcuna perdita per riduzione di valore della stessa.

 

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