Valore residuo
100 Il valore residuo di un’attività immateriale con una vita utile definita deve essere assunto pari a zero, a meno che:
a) vi sia un impegno da parte di terzi ad acquistare l’attività alla fine della sua vita utile; o
b) vi sia un mercato attivo (come definito nell’IFRS 13) per l’attività e:i) il valore residuo può essere determinato facendo riferimento a tale mercato; e
ii) è probabile che tale mercato esisterà alla fine della vita utile dell’attività.
101 Il valore ammortizzabile di un’attività con una vita utile definita è calcolato al netto del valore residuo. Un valore residuo diverso da zero sottintende che l’entità si aspetta di cedere l’attività immateriale prima della fine della sua vita economica.
102 Una stima del valore residuo di un’attività si basa sull’importo recuperabile dalla dismissione utilizzando i prezzi in vigore alla data della stima per la vendita di una attività simile che è giunta alla fine della sua vita utile e ha funzionato in condizioni simili a quelle in cui l’attività sarà utilizzata. Il valore residuo è rivisto almeno a ogni chiusura d’esercizio. Un cambiamento nel valore residuo dell’attività è contabilizzato come un cambiamento nella stima contabile secondo quanto previsto dallo IAS 8 Principi contabili, cambiamenti nelle stime contabili ed errori.
103 Il valore residuo di un’attività immateriale può aumentare sino a raggiungere un importo pari al, o maggiore del, valore contabile dell’attività. In tale circostanza, la quota di ammortamento dell’attività è pari a zero a meno che, e fino a che, il suo valore residuo successivamente diminuisce fino a un importo inferiore rispetto al valore contabile dell’attività.
Torna all’Indice dello Ias 38 Attività immateriali