25. L’importo di ciascuna voce di settore presentata deve corrispondere alla valutazione fornita al più alto livello decisionale operativo ai fini dell’adozione di decisioni in merito all’allocazione di risorse al settore e della valutazione dei suoi risultati. Le rettifiche e le eliminazioni operate nella preparazione del bilancio e nelle allocazioni di ricavi, costi, utili o perdite di un’entità devono essere incluse nella determinazione dell’utile o perdita di settore presentata soltanto se sono incluse nella valutazione dell’utile o perdita di settore utilizzata dal più alto livello decisionale operativo. Analogamente, solo le attività e passività che sono incluse nelle valutazioni delle attività e passività di settore che sono utilizzate dal più alto livello decisionale operativo devono essere indicate per tale settore. Se importi sono allocati all’utile o perdita di settore, alle attività o passività presentati, tali importi devono essere allocati su base ragionevole.
26. Se il più alto livello decisionale operativo utilizza un’unica valutazione dell’utile o perdita, delle attività o passività di un settore operativo per valutare i risultati di settore e decidere come allocare le risorse, devono essere presentate tali valutazioni di utile o perdita, attività e passività di settore. Se il più alto livello decisionale operativo utilizza più di una valutazione di utile o perdita, attività e passività di settore, le valutazioni fornite sono quelle che la direzione aziendale ritiene siano determinate conformemente ai principi di valutazione maggiormente coerenti con quelli utilizzati nella valutazione degli importi corrispondenti nel bilancio dell’entità.
27. Un’entità deve fornire una spiegazione delle valutazioni di utile o perdita, attività e passività di settore per ciascun settore oggetto di informativa. Come minimo, un’entità deve indicare quanto segue:
a) la base di contabilizzazione di qualsiasi operazione tra settori oggetto di informativa;
b) la natura di qualsiasi differenza tra le valutazioni degli utili o perdite di settori oggetto di informativa e l’utile o la perdita dell’entità ante oneri o proventi fiscali e attività operative cessate (qualora non sia evidente dalle riconciliazioni di cui al paragrafo 28). Tali differenze potrebbero includere i principi contabili e i principi per l’allocazione di costi sostenuti a livello centrale che sono necessari per la comprensione delle informazioni di settore presentate;
c) la natura di qualsiasi differenza tra le valutazioni delle attività dei settori oggetto di informativa e delle attività dell’entità (qualora non sia evidente dalle riconciliazioni di cui al paragrafo 28). Tali differenze potrebbero includere i principi contabili e i principi per l’allocazione di attività utilizzate congiuntamente che sono necessari per la comprensione delle informazioni di settore presentate;
d) la natura di qualsiasi differenza tra le valutazioni delle passività dei settori oggetto di informativa e delle passività dell’entità (qualora non sia evidente dalle riconciliazioni di cui al paragrafo 28). Tali differenze potrebbero includere i principi contabili e i principi per l’allocazione di passività utilizzate congiuntamente che sono necessari per la comprensione delle informazioni di settore presentate;
e) la natura di qualsiasi cambiamento rispetto ad esercizi precedenti nei metodi di valutazione utilizzati per determinare utile o perdita di settore presentato e l’eventuale effetto di tali cambiamenti sulla valutazione di utile o perdita di settore;
f) la natura e l’effetto di qualsiasi allocazione asimmetrica rispetto ai settori oggetto di informativa. Ad esempio, un’entità potrebbe allocare l’ammortamento ad un settore senza allocare le relative attività a tale settore.
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