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Saggi
21 Febbraio 2025
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Bilancio abbreviato: cos’è e quando si redige

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Cos’è il bilancio abbreviato? Quando viene redatto questo documento contabile alla fine dell’esercizio? Le imprese devono redigere il bilancio d’esercizio che rappresenta la situazione finanziaria e patrimoniale ed il risultato economico alla fine del periodo amministrativo.

Nel corso degli ultimi anni ha assunto un’importanza sempre più rilevante la comunicazione economico-finanziaria, la cui funzione è cambiata nel corso del tempo grazie anche alle pressioni esercitate dagli stakeholders interni ed esterni. Le attuali disposizioni contenute nei principi contabili nazionali ed internazionali rendono il bilancio aziendale uno strumento utile per analisti, investor relators e portatori di interesse interni ed esterni. Un’efficace comunicazione sul bilancio di esercizio permette di instaurare un rapporto qualificato, rafforzando la credibilità strategica e la reputazione aziendale. Grazie al bilancio di esercizio l’azienda è in grado di rappresentare le proprie capacità di creare valore nel medio-lungo termine.

Scopriamo in questa guida l’importanza del bilancio di esercizio quale documento in grado di rappresentare con chiarezza la situazione patrimoniale e finanziaria, mettendo in evidenza le attività e le passività ed il risultato economico di esercizio. Dopo aver svolto una disamina sulla cornice normativa di riferimento, analizziamo la disciplina del bilancio abbreviato.

Bilancio di esercizio: la disciplina civilistica

Come messi in evidenza nella parte introduttiva, il bilancio di esercizio è un documento contabile che consente ai vari portatori di interesse primari e secondari di valutare la situazione patrimoniale finanziaria ed economica dell’impresa al termine dell’esercizio contabile. In Italia la normativa civilistica di riferimento è contenuta nel Codice Civile all’articolo 2423 e seguenti. Non solo, oltre alle disposizioni dettate dal Legislatore, ci sono i principi contabili nazionali ed internazionali, ovvero regole tecniche che guidano la redazione del bilancio. Gli amministratori aziendali sono tenuti alla redazione del bilancio di esercizio che deve essere veritiero e chiaro (cfr. articolo 2423 Codice civile). La redazione del documento contabile e l’esposizione dei valori deve essere effettuata rispettando i principi contabili e le normative di riferimento, evitando manipolazioni che possono impattare sulla chiara e trasparente situazione aziendale.

L’articolo 2423-bis del Codice civile enuncia i sei principi del bilancio d’esercizio, i quali sono ascrivibili ai seguenti: continuità aziendale, prudenza, competenza, costanza dei criteri di valutazione, prevalenza della sostanza sulla forma e valutazione separata degli elementi patrimoniali. Il primo articolo dell’articolo citato sancisce che nell’inserimento delle varie voci è necessario utilizzare la prudenza. In questo modo è possibile evitare la sopravvalutazione del reddito aziendale, salvaguardare gli interessi dei creditori e distribuire utili non conseguiti. Secondo quanto disposto dalla normativa, devono essere contabilizzati solo gli utili realizzati. Devono essere imputate le perdite presunte nonostante non abbiano avuto la manifestazione. Per quanto concerne il principio di continuità aziendale, il documento contabile deve illustrare la capacità dell’impresa di proseguire il suo funzionamento nel tempo. I componenti negativi e positivi di reddito devono essere iscritti in base al principio della competenza economica, senza dover tenere in considerazione la manifestazione finanziaria. I fatti gestionali devono essere rilevati tenendo in considerazione la prevalenza della sostanza sulla forma. La normativa impone che i vari elementi componenti le singole voci siano valutate in modo separato. Nella redazione del bilancio devono essere utilizzati con costanza gli stessi criteri di valutazione senza modificarli da un esercizio all’altro.

Per una corretta valutazione dell’azienda è necessario avvalersi della consulenza di un professionista data la complessità del documento contabile: leggere un bilancio è un’attività essenziale per consentire agli amministratori aziendali di prendere le giuste decisioni. Il bilancio è costituto dallo Stato Patrimoniale, dal Conto Economico e dalla Nota Integrativa. Grazie alla rielaborazione del bilancio d’esercizio è possibile provvedere alla riclassificazione gli schemi dello stato patrimoniale e del conto economico.

Struttura bilancio di esercizio

Come detto, il bilancio di esercizio è costituito da Stato Patrimoniale, Conto Economico e Nota Integrativa. Lo Stato patrimoniale mette in evidenza il patrimonio aziendale distinguendo le attività dalle passività. Per conoscere la situazione economica è necessario analizzare il conto economico, che mette in evidenza in forma scalare il valore della produzione, gli oneri, i salari, i proventi finanziari fino a pervenire alla quantificazione dell’utile e della perdita di esercizio.

Bilancio in forma abbreviata: chi può redigerlo?

Le aziende che non emettono titoli negoziati in mercati regolamentati possono redigere il bilancio in forma abbreviata quando per due esercizi consecutivi non superano due dei limiti indicati dal primo comma dell’articolo 2435 bis:

1) totale dell’attivo dello stato patrimoniale: 5.500.000 euro;

2) ricavi delle vendite e delle prestazioni: 11.000.000 euro;

3) dipendenti occupati in media durante l’esercizio: 50 unità.

Il primo comma è stato revisionato dall’articolo 16, primo comma, lettera a) del Decreto Legislativo 6 settembre 2024, n. 125.
Per le società neocostituite, il superamento delle soglie dimensionali deve essere verificato nel corso del primo esercizio di attività. Per quanto concerne le società già in attività, il superamento delle soglie dimensionali deve essere verificato per due esercizi consecutivo. Nel caso in cui le condizioni richieste siano rispettate, la dottrina riconosce la possibilità di redigere il bilancio in forma abbreviata. La disciplina civilistica del bilancio in forma abbreviata trova applicazione alle società di capitali, nonché in quelle di persone partecipate dalle società di capitali.

Sono ammesse alla redazione del bilancio abbreviato le società neo-costituite, ovvero coloro che hanno espletato l’attività economica per un lasso di tempo breve, venendo a redigere un solo rendiconto economico. Le società in attività e che hanno già redatto differenti bilanci, possono redigere il bilancio abbreviato solamente se negli ultimi due esercizi consecutivo rispecchiano i limiti previsti dalla normativa.

Bilancio abbreviato: come funziona?

Per le società che possono redigere il bilancio abbreviato, il documento risultante dalla comunicazione economico-finanziaria espleta una duplice finalità:

  • fornisce una visione completa del trend della società dal punto di vista patrimoniale, finanziario ed economico,
  • costituisce il documento in base al quale si considerano gli utili societari sui quali trovano applicazione le aliquote IRES, IRAP e IRPEF.

Le informazioni contenute nel documento contabile sono sintetizzare nei seguenti schemi:

  • stato patrimoniale: viene indicato il valore dei beni e dei capitali di cui è in possesso l’impresa,
  • conto economico: qui sono sintetizzati i costi e i ricavi dell’impresa con tutte le attività economiche svolte durante l’anno,
  • nota integrativa: in questa parte sono integrate informazioni finanziarie presenti nello stato patrimoniale e nel conto economico,
  • rendiconto finanziario: in questa partesono inseriti i dati per spiegare come è stato generato un determinato profitto.

Questo documento contabile è chiaro e trasparente. La redazione del bilancio abbreviato deve essere eseguita ad hoc prestando massima attenzione alla disciplina civilistica. Per questa motivazione è sempre bene rivolgersi ad un valido professionista.

Per maggiori informazioni e per richiedere la Consulenza Personalizzata, è bene contattare il nostro Studio.

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