Sempre più aziende, per attrarre talenti e ridurre il turnover del proprio personale, decidono di riconoscere i buoni pasto, una soluzione fiscalmente vantaggiosa, caratterizzata da una gestione semplice e da una modalità di fruizione flessibile, che aumenta il potere d’acquisto di dipendenti o collaboratori.
In questo articolo scopriamo cos’è il buono pasto, quali benefici fiscali comporta per chi lo eroga e chi lo riceve e perché Ticket Restaurant® è il buono pasto più utilizzato in Italia.
Cosa è il buono pasto
Un servizio sostitutivo di mensa reso mediante buono pasto costituisce una modalità attraverso cui il datore di lavoro può erogare a dipendenti e collaboratori una prestazione di vitto. Il buono pasto è adottato dalle realtà aziendali che vogliano garantire una pausa pranzo sana e sostenibile, usufruendo, al contempo, di importanti vantaggi fiscali e gestionali.
Disponibile in formato cartaceo o digitale (tramite carta elettronica o app dedicata), il buono pasto è uno strumento di integrazione al reddito fiscalmente agevolato che il dipendente può utilizzare per acquistare il pranzo, cioè alimenti, bevande o prodotti di gastronomia pronti per il consumo, oppure per fare la spesa di prodotti alimentari presso i supermercati, purché ciò avvenga negli esercizi convenzionati.
Anche i liberi professionisti e le partite IVA, in regime ordinario, possono usufruire delle utilità del buono pasto e delle agevolazioni fiscali connesse, e scaricare le spese sostenute per alimenti e bevande.
Cosa dice la normativa sul buono pasto
La normativa per il buono pasto stabilisce le caratteristiche e i vantaggi che ottiene chi eroga e chi riceve questo benefit:
- l’utilizzatore del buono pasto ottiene un importo pari al valore facciale del buono stesso;
- il costo sostenuto per l’acquisto dei buoni pasto è totalmente deducibile per i datori di lavoro che intendano assegnarli ai propri dipendenti, mentre è deducibile fino al 75% per le partite IVA;
- il buono pasto non è cedibile né cumulabile (oltre il limite di 8 buoni) né commercializzabile o convertibile in denaro;
- il buono pasto è utilizzabile per l’intero valore facciale.
Il buono pasto può essere riconosciuto a diverse tipologie di dipendenti o collaboratori, tra cui:
- lavoratori con contratto di subordinazione full time o part time, anche se l’orario giornaliero non prevede una pausa pranzo;
- chi ha un rapporto di collaborazione continuativa con l’azienda, come i lavoratori a progetto.
Entriamo ora più nei dettagli e capiamo perché rappresenta una soluzione utile e conveniente per aziende, dipendenti e partite IVA.
Vantaggi per le aziende
Per le aziende, il buono pasto è una soluzione i cui costi sono deducibili al 100% dal reddito d’impresa, ma solo se i buoni pasto vengono erogati alla generalità o a categorie di dipendenti; anche l’IVA, applicata dalla Società emettitrice dei buoni pasto con aliquota agevolata al 4%, è totalmente detraibile. I buoni pasto permettono, quindi, di recuperare i costi sostenuti.
Ciò conferma che, contrariamente a quanto si pensa, questa soluzione è adatta non solo alle grandi imprese, ma anche alle piccole realtà. Tutte le tipologie di azienda possono ottenere dei vantaggi se decidono di erogare i buoni pasto per aumentare il potere d’acquisto dei propri dipendenti e collaboratori.
Il buono pasto è uno strumento flessibile, che si adatta a ogni esigenza: il valore facciale può essere scelto liberamente da ogni singola azienda. Non è un servizio in abbonamento e non prevede, pertanto, quantitativi fissi né ordini minimi.
I vantaggi del buono pasto non finiscono qui: abbassa il turnover del personale, migliora le performance aziendali e riduce il tasso di assenteismo.
Il buono pasto consolida, infatti, il senso di responsabilità e accresce la motivazione personale, garantendo benefici all’azienda stessa: i dipendenti fidelizzati diventano brand ambassador e influenzano positivamente l’immagine e la reputazione dell’azienda stessa.
Vantaggi per i dipendenti e i collaboratori
Come abbiamo visto, i dipendenti e i collaboratori, con i buoni pasto, ottengono il diritto a una prestazione di importo pari all’intero valore del buono pasto attribuito dall’azienda: un contributo economico concreto, che contribuisce ad aumentare il proprio potere d’acquisto per la pausa pranzo e la spesa alimentare.
Anche per i dipendenti e collaboratori il buono pasto comporta delle agevolazioni fiscali: non costituisce reddito di lavoro dipendente né, conseguentemente, è soggetto a contributi previdenziali e assistenziali fino alla soglia massima prevista:
- 4€ per il formato cartaceo
- 8€ per il formato digitale o da app
È dimostrato, inoltre, che il valore del buono pasto percepito dai dipendenti è maggiore rispetto allo stesso importo che viene percepito in busta paga.
Cosa vuol dire?
Aumentare il valore del buono pasto erogato rende i dipendenti più felici rispetto allo stesso aumento in busta paga (tenendo pur sempre in considerazione che il buono pasto è esentasse fino alla soglia di esenzione sopra indicata).
Un vantaggio da non sottovalutare, oltre alla componente fiscale, è la versatilità del buono pasto: viene utilizzato per acquistare il pasto durante la pausa pranzo o per fare la spesa e acquistare prodotti alimentari, purché il tutto avvenga presso la rete di esercenti commerciali convenzionati. Inoltre, chi percepisce il formato digitale può usarlo anche sui siti e-commerce dei partner convenzionati.
Vantaggi per le partite IVA
Il buono pasto è una soluzione pratica e vantaggiosa anche per la pausa pranzo di lavoratori autonomi, ditte individuali e liberi professionisti, perché consente loro di gestire le spese in modo semplificato e ottenere un risparmio concreto: possono dedurre fino al 75% dei costi sostenuti per l’acquisto dei buoni pasto, ai fini delle imposte dirette seppur per un importo massimo del 2% del fatturato, e detrarre interamente l’IVA del 10%.
Non solo detrazioni e deduzioni: un ulteriore vantaggio consiste nell’avere tutte le spese in un’unica fattura.
Cosa vuol dire?
Facciamo un esempio: chi ha una partita IVA, anziché richiedere e conservare la fattura per ogni spesa fatta al ristorante, tavola calda o al supermercato, può semplicemente conservare solo quella relativa all’acquisto di buoni pasto.
Ticket Restaurant®: il buono pasto più utilizzato in Italia
Il buono pasto più diffuso in Italia è Ticket Restaurant®: da oltre 40 anni viene erogato dalle realtà aziendali e utilizzato da dipendenti e collaboratori per la pausa pranzo e la spesa e, nel formato digitale, anche per gli ordini online.
Oltre a tutti i benefici intrinsechi del buono pasto che abbiamo visto, Ticket Restaurant® presenta ulteriori importanti vantaggi, sia per i datori di lavoro che intendono assegnarli, sia per i beneficiari.
Disponibile in tre formati, cartaceo, digitale o da app, Ticket Restaurant® si presta a rispondere a qualsiasi necessità.
Chi lo eroga può avvalersi di un commerciale dedicato, pronto a rispondere a ogni esigenza che si presenti, e di un’assistenza disponibile in caso di bisogno. È possibile, inoltre, gestire questa soluzione anche in totale autonomia grazie al portale che permette di monitorare e ordinare Ticket Restaurant® e carte elettroniche.
Con il formato digitale, in particolare, è possibile usufruire della soglia massima di esenzione fiscale e le ricariche sono disponibili dopo 24 ore dal completamento dell’ordine.
I beneficiari del buono pasto Ticket Restaurant® vedono aumentare il proprio potere d’acquisto e possono usufruire della rete di esercizi convenzionati più ampia di Italia: conta oltre 150.000 locali, tra cui bar, ristoranti, tavole calde, negozi di generi alimentari, i più noti marchi di supermercati e una rete di partner online.
Quanto costa Ticket Restaurant®?
Edenred mette a disposizione degli utenti uno strumento davvero utile per mostrare il risparmio che si ottiene adottando la soluzione digitale o cartacea: il simulatore online. Testa anche tu quanto è facile far felici i dipendenti risparmiando!
Ticket Restaurant® rappresenta, quindi, una soluzione davvero ideale con ricadute positive per le aziende e le partite IVA, ma anche per i dipendenti e i collaboratori: permette di usufruire di notevoli vantaggi fiscali e, al contempo, aumentare concretamente il potere d’acquisto di chi lo utilizza.
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