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7 Febbraio 2025
4 Minuti di lettura

Holding: cos’è.

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Una holding (società madre o parent) è una società che controlla, tramite quote o partecipazioni, altre società controllate (società figlie, consociate, subordinate o subsidiary). Ogni società del gruppo è un soggetto giuridicamente indipendente, questo fa si che ogni società risponda con il solo suo capitale senza coinvolgere il capitale  delle altre società del gruppo.


Requisiti.

Per essere una holding, una società, deve avere i seguenti requisiti:

  • detenere almeno il 51% delle quote delle società controllate;
  • deve detenere la maggioranza del diritto di voto nelle assemblee delle controllate;
  • deve avere diritto di decidere, nominare o rimuovere, i membri delle società controllate.


Tipi e come funzionano.

Esistono diversi tipi di Holding:

  • Holding pure o finanziarie, sono società che hanno partecipazioni in altre società e svolgono come unica attività quello di controllo e finanziamento delle società partecipate.
  • Holding miste o industriali, sono società di capitali o società di persone che oltre a detenere partecipazioni e svolgere attività di controllo sulle partecipate, svolgono anche attività commerciale e/o industriali. La residenza fiscale delle holding industriali può essere situata sia in Italia che all’estero, il loro reddito è tratto da: dividendi, interessi attivi o compensi amministratori.
  • Investment Holding, sono società che svolgono come attività quello di detenere partecipazioni in modo da ottenere un reddito sottoforma di dividendi.


Agevolazioni e adempimenti fiscali.

Le holding godono di diverse agevolazioni, come:

  • la tutela del patrimonio familiare su cui eventuali debitori futuri non possono rivalersi;
  • una neutralità fiscale, anche in caso di partecipazioni qualificate  (quando in assemblea si ha diritto di voto già con il 20% o una partecipazione del capitale al 25%), in caso di un riassetto organizzativo non vi saranno ulteriori oneri fiscali ;
  • la tassazione agevolata sui dividendi, viene  tassato solo il 5% del loro valore;
  • l’utilizzo del consolidato fiscale, ovvero, il regime opzionale della determinazione del reddito complessivo Ires per tutte le società partecipanti in un gruppo che permette alle società facenti parte di redigere un solo bilancio consolidato con un’unica base imponibile, risultante dalle singole dichiarazione dei redditi, su cui calcolare l’Ires.
  • L’utilizzo del regime della participation exemption (Pex). Per rientrare in questo regime si devono soddisfare alcuni requisiti, ovvero:
    • nel primo bilancio chiuso nel primo periodo di possesso vi deve essere una classificazione delle immobilizzazioni finanziarie;
    • al primo giorno del dodicesimo mese che precede quello dell’avvenuta cessione il possesso non deve essere stato interrotto il rapporto;
    •  la residenza fiscale della società controllante non deve avere una fiscalità privilegiata;
    • vi deve essere l’esercizio da parte della società partecipata di un’attività commerciale.
  • Le società controllate, che hanno una buona liquidità possono trasferire qualche fondo ad altre società del gruppo che ne hanno bisogno, senza che quest’ultime ricorrano a finanziamenti esterni.


Dati da comunicare.

Le holding sono tenute a comunicare all’Anagrafe Tributaria, tramite i canali telematici dell’Agenzia delle Entrate entro il 31 dicembre di ogni anno, i dati relativi:

  • alle partecipazioni:
    • nome, sede legale e codice fiscale delle partecipate;
    • percentuali delle partecipazioni;
    • data di acquisizione delle partecipazioni.
  • i finanziamenti ricevuti dai soci delle holding e i finanziamenti effettuati dalle holding alle società partecipate;
  • i prestiti obbligazionari emessi dalle holding e sottoscritti dai terzi;
  • i prestiti obbligazionari emessi dalle partecipate o dai terzi e sottoscritti dalle holding;
  • il cash pooling, ovvero la gestione della liquidità all’interno del gruppo.
  • il rilascio delle garanzie alle società delle partecipate o alle holding.


IRAP e IVA.

Per quanto riguarda l’IRAP:

  • la base imponibile è calcolata come una qualsiasi società di capitali;
  • gli interessi passivi sono indeducibili al 4%;
  • gli oneri finanziari derivanti dai finanziamenti ottenuti dalla società madre sono indeducibili;
  • i profitti e le perdite, e relative rivalutazione e svalutazioni, ottenute da attività finanziarie non immobilizzate non concorrono a formare la base imponibile;

Per quanto riguarda l’IVA:

  • le holding che hanno solo funzione di controllo senza interferire nella gestione delle società figlie sono considerate soggetti passivi IVA;
  • le holding che forniscono anche servizi amministrativi o finanziari sono considerati soggetti passivi IVA.


Normativa.

  • Art. 2497-2497 septies c.c.
  • Legge di Bilancio 2024;
  • D. Lgs. 209/2023;
  • D. Lgs. 192/2024;
  • R.M. 56/E/2023;
  • Circolare n. 18/E del 2007;
  • Art. 2359 c.c.;
  • TUIR;
  • Testo Unico Bancario;
  • Dpr n. 605/1973.


Holding: fonte.

  • Agenzia delle Entrate;
  • Gazzetta Ufficiale.

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