string(14) "sidebar attiva"
Saggi
20 Dicembre 2024
4 Minuti di lettura

Pace contributiva 2024-2025: quali sono le condizioni necessarie?

Scarica il pdf

La pace contributiva permette ai lavoratori privi di anzianità contributiva fino alla fine del 1995 di provvedere al riscatto fino a 5 anni di periodi non coperti dal versamento dei contributi. Reintrodotta per il biennio 2024-2025 dalla Manovra di Bilancio 2024 (Legge n. 213/2023, art. 1, commi da 126 a 130), i c.d. “contributivi puri” e gli iscritti all’Assicurazione Generale Obbligatoria (AGO), alle gestioni speciali dei lavoratori autonomi e alla Gestione Separata​ possono beneficiare di tale misura. I periodi oggetto di riscatto da parte dei beneficiari devono essere compresi tra l’inizio del 1996 e la fine dello scorso anno. Il riscatto dei periodi contributivi è utile per acquisire il diritto all’assegno pensionistico e per incrementarne l’importo spettante.

Non sono oggetto di ammissione i periodi che risultano già essere coperti dalla contribuzione cogente, volontaria o figurativa in qualsiasi fondo di previdenza. L’onere di riscatto è computato con il metodo a percentuale mediante l’applicazione di aliquote contributive in vigore e può essere pagato o in una soluzione oppure ricorrendo alla rateizzazione (fino a 120 rate mensile senza alcun pagamento di interessi). L’istanza per provvedere al riscatto dei contributi può essere presentata entro la fine del 2025 attraverso i canali telematici INPS o patronati​.

Pace contributiva 2024-2025: quali sono le condizioni necessarie?
Per poter accedere al riscatto dei periodi non coperti da contribuzione è necessario rispettare determinate condizioni previste dalla Circolare n. 69 del 29 maggio 2024: i lavoratori devono essere iscritti all’AGO, alla Gestione separata e alle forme esclusive e sostitutive. Alla fine dell’anno 1995 i lavoratori non devono avere anzianità contributiva.

Non devono essere titolari di pensione diretta in alcuna gestione previdenziale obbligatoria. Sono periodi oggetto di riscatto fino ad un massimo di 5 anni di periodi non coperti da contribuzione, che devono essere successivi alla fine del 1995 e precedenti all’inizio del 2024. Non è possibile riscattare periodi già coperti da contribuzione cogente, volontaria e figurativa. Oltre alle esclusioni, l’istanza deve essere presentata entro il biennio 2024-25.

Chi può riscattare?

La Circolare INPS n. 69 del 2024 ha fatto chiarezza in merito alla pace contributiva, che è stata reintrodotta dalla Manovra di Bilancio dello scorso anno per il biennio 2024-2025. Si tratta di una misura che consente di coprire “buchi contributivi” avuti nella vita lavorativa e consente la possibilità di riscattare periodi non coperti da contribuzione.

Possono beneficiare di questa misura solo coloro che non hanno alcuna anzianità di contribuzione precedente all’inizio del 1996. L’istanza può essere presentata solo all’Istituto Nazionale di Previdenziale Sociale; quindi, concerne tutte le casse gestite dall’INPS e non le casse professionali. L’istante deve possedere nella cassa in cui intende provvedere al riscatto almeno un contributo.

Riscatto dei contributi: limite massimo

Si possono riscattare al massimo 5 anni non continuativi e l’istanza deve essere presentata dall’interessato e dai superstiti. Il riscatto dei contributi deve essere successivo al 1995 e deve precedere il 2024. Il limite massimo dei 5 anni concerne solamente i periodi richiesti nel biennio 2024-2025: ciò implica che, se sono riscattati degli altri periodi nel biennio considerato, si provvede alla sommatoria. Possono beneficiare di questa misura solamente coloro che non hanno alcuna anzianità contributiva che precede l’anno 1996.

Riscatto contributi: quanto costa?

Il costo del riscatto dei periodi contributivi viene valutato con il “sistema contributivo”: trova applicazione l’aliquota pari a 33 punti percentuali alla retribuzione maturata nei 12 mesi precedenti all’istanza. Trova applicazione l’aliquota pari a 33 punti percentuali alla retribuzione maturata nel corso dell’ultimo anno precedente all’istanza. Una volta calcolato il valore annuale, esso sarà riproporzionato per gli anni che si intendono coprire.

Il costo da sostenere può essere oggetto di rateizzazione fino ad un massimo di 120 rate senza interessi, ma l’importo di ciascuna rata non può essere inferiore ai 30 euro. Se i contributi che si vogliono riscattare occorrono per l’immediata liquidazione dell’assegno pensionistico non è possibile prevedere la rateizzazione fino a 120 rate mensili.

Pace contributiva 2024-2025: una seconda chance per i lavoratori

I “contributivi puri” ovvero coloro che possono beneficiare della pace contributiva hanno una seconda chance concessa dal governo. La pace contributiva non è una misura del tutto nuova, ma era già stata testata tra il 2019 ed il 2021 a seguito dell’entrata in vigore del Decreto Legge n. 4 del 2019. La pace contributiva è una misura riservata a quella platea di lavoratori, il cui primo contributo è stato versato a partire dal primo gennaio 1996. Grazie al riscatto dei periodi di mancata copertura contributiva ovvero dei “buchi contributivi” è possibile colmare le lacune per un massimo di 5 anni. Si tratta di una misura che va a salvaguardare coloro che abbiano raggiunto l’età pensionabile, ma non dispongono dei requisiti minimi per la pensione anticipata o di vecchiaia. Per completare l’iter contributivo la pace contributiva diventa uno strumento di natura strategica.

Affrontare la pace significa dover esborsare soldi e gli oneri di riscatto: alla media delle ultime dodici retribuzioni mensili si applica l’aliquota corrispondente al fondo previdenziale del lavoratore. Gli oneri possono impattare notevolmente sulle finanze personali. L’intero importo può essere saldato in un’unica soluzione oppure rateizzato con una pianificazione che può arrivare fino ad un massimo di 120 rate mensile. I versamenti per provvedere al riscatto dei contributi previdenziali sono oggetto di deduzione fiscale, in modo tale da alleviare i costi, come previsto dalla normativa fiscale. Si tratta di uno strumento che punta a ridurre il carico finanziario necessario per garantire una vecchiaia serena e stabile.

Pace contributiva 2024-2025: conclusioni

La pace contributiva 2024-2025 è uno strumento che propone una valida via di uscita per i lavoratori che sono costretti ad affrontare carriere lavorative discontinue. Nell’attuale scenario previdenziale caratterizzato da riordini e riforme introdotte dai governi, questo strumento strategico rappresenta un’ancora di salvezza per molti lavoratori. Essendo molto flessibile e versatile, la pace contributiva consente a tanti “contributivi puri” di adattarsi ai requisiti previdenziali.

Per garantire la sostenibilità del welfare italiano, i governi revisionano continuamente il sistema previdenziale tricolore in modo tale da rispondere ai mutamenti demografici della popolazione. In questo scenario, la pace contributiva rappresenta uno strumento utile per mantenere l’equilibrio tra bisogni individuali e intenti riformistici. Tale misura è progettata per supportare i lavoratori, ma non deve essere confusa con il riscatto della laurea.

Come presentare la domanda?

Per presentare l’istanza l’interessato ha tempo fino alla fine del 2025. La richiesta può essere presentata in uno dei seguenti modi:  

  • direttamente dal sito web dell’Inps, facendo l’accesso all’area personale attraverso il seguente percorso: “Pensione e Previdenza” > “Ricongiunzioni e riscatti” > Area tematica “Portale dei servizi per la gestione della posizione assicurativa” > “Riscatti”;
  • patronati;
  • numero verde Inps.

Per maggiori informazioni sulla pace contributiva per il biennio 2024-2025, richiedi una consulenza personalizzata al nostro studio.

Articoli correlati
20 Dicembre 2024
Start-up e PMI innovative: nuova legge su mercato e concorrenza

Dal 18 dicembre 2024, con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, è operativa la legge...

20 Dicembre 2024
SRL o SRLS: come funziona e quale scegliere?

In un contesto macroeconomico caratterizzato da incertezza economica, gli aspiranti...

20 Dicembre 2024
Pace contributiva 2024-2025: quali sono le condizioni necessarie?

La pace contributiva permette ai lavoratori privi di anzianità contributiva fino...

Affidati ad un professionista
Richiedi una consulenza con un nostro esperto