Per impedire l’aggravarsi del cambiamento climatico e ridurre le emissioni di gas a effetto serra nell’atmosfera, l’Europa, con un piano strategico chiamato Green Deal, vuole di fatto rendere tutte le abitazioni a “zero emissioni” entro il 2050.
Questo perché gli scienziati del clima sono tutti d’accordo: bisogna agire subito per attuare un drastico cambiamento di rotta delle abitudini e dei consumi, iniziando proprio dalle case.
L’Europa, infatti, vuole diventare il primo continente sostenibile al mondo e per farlo diminuirà progressivamente le emissioni di anidride carbonica in atmosfera attraverso l’efficientamento energetico di edifici pubblici e privati.
Stando, infatti, ai dati ufficiali della Commissione Europea, l’edilizia risulta ancora essere un settore altamente energivoro, responsabile da solo di circa il 40% delle emissioni dirette e indirette di gas a effetto serra in atmosfera.
Tutti i vantaggi dell’efficientamento energetico
Ma che cosa vuol dire esattamente “efficientamento energetico” di un edificio? La parola è un neologismo che indica il processo del rendere più “efficiente” qualcosa, come, in questo caso, la tua casa. L’efficientamento comporta notevoli risparmi in termini economici, ma anche climatici, perché una casa meglio isolata emette meno gas serra e utilizza meno energia nel riscaldamento, nel raffreddamento, nell’illuminazione e così via.
E non solo. La riduzione dei consumi è, infatti, solo la punta di un iceberg di una serie di effetti virtuosi che l’efficientamento energetico può generare.
L’Italia, come nazione, presenta ancora oggi una forte dipendenza energetica dall’estero che in casi estremi, come è successo con lo scoppio della guerra in Ucraina, costringe gli abitanti a subire limitazioni, indisponibilità nelle forniture e rincari oltremisura. Per questo, un efficientamento energetico su larga scala, di edifici e abitazioni, aiuterebbe, da un lato, a superare la dipendenza energetica da altri Paesi, e, dall’altro, rappresenterebbe una grande opportunità per lo sviluppo di tecnologie alternative e sostenibili.
Inoltre, l’efficientamento energetico degli edifici consentirebbe di ridurre drasticamente l’inquinamento atmosferico e termico, con ripercussioni molto positive sulla salute e il benessere di tutta la popolazione.
Infine, investire in nuove tecnologie in grado di modificare l’impatto sui consumi, richiederebbe l’utilizzo e l’impiego di professionalità specifiche, tanto nello sviluppo quanto nei servizi, che aiuterebbero a dare nuovo slancio al settore lavorativo.
Ad ogni modo, però, è inutile negare che l’efficientamento energetico di una casa è un investimento che, ad oggi, richiede impegno e risorse. In questo senso, vengono in aiuto le detrazioni fiscali messe a disposizione dallo Stato, che stimolano e sostengono operazioni di riqualificazione energetica ed efficientamento degli edifici.
Le opportunità da cogliere
Da quest’anno però, il governo ha deciso di mettere uno stop alla cessione del credito e allo sconto in fattura per tutte le tipologie di bonus edilizi, per cui, nel caso in cui non si avesse a disposizione sufficiente liquidità per poter anticipare i costi di efficientamento energetico della propria casa, ecco una soluzione alternativa.
Considerata l’importanza e l’impatto sempre crescente degli investimenti “green”, un valido supporto arriva dal mondo dei finanziamenti. Per le caratteristiche specifiche di sostenibilità e di tutela, il Prestito in Convenzione INPS o NoiPA, dedicato a pensionati o dipendenti pubblici, risulta un’ottima alternativa per ottenere liquidità a condizioni davvero vantaggiose, come i tassi massimi fissati e calmierati da apposite convenzioni con gli enti di riferimento.
Con un Prestito in Convenzione, inoltre, non si ha neppure il vincolo di dover giustificare le spese di ristrutturazione, per cui sarà possibile utilizzare la somma ricevuta per svariati interventi, come ad esempio, per isolare termicamente l’abitazione, sostituire gli infissi, installare un impianto fotovoltaico e così via.