La Legge di Bilancio 2025 è intervenuta in tema di Transizione 5.0 andando a rafforzare l’agevolazione e a semplificare determinati aspetti della disciplina che punta a supportare il processo di trasformazione digitale ed energetica del mondo corporate.
Nell’articolo primo, commi 427-429 della Legge n. 207 del 2024 sono contenute interessanti novità che vanno a ridefinire il piano Transizione 5.0 per introdurre maggiori agevolazioni fiscali. Inoltre, si punta ad incrementare la platea dei soggetti beneficiari, a ridurre i vincoli di natura burocratica per determinare il risparmio energetico. Le novità previste dalla Manovra di Bilancio 2025 trovano applicazione già agli investimenti effettuati a partire dal primo gennaio 2024. Scopriamo in questa guida quali sono le novità e le agevolazioni previste dal piano Transizione 5.0. Transizione 5.0 si configura un interessante strumento ed incentivo sul quale il Legislatore sta puntando tantissimo, anche tenendo conto del fatto delle contrazioni imposte ai Bonus Edilizi.
Transizione 5.0: le novità previste dalla Manovra di Bilancio 2025
La Manovra di Bilancio 2025 ha introdotto interessanti novità per il piano Transizione 5.0, una maggiore cumulabilità del credito di imposta e nuove aliquote, oltre ad interessanti semplificazioni per il mondo corporate. Il Piano Transizione 5.0 è stato istituito dall’articolo 38 del Dl n.19/2024 e prevede l’introduzione di un nuovo credito d’imposta a favore delle aziende che effettuano nuovi investimenti, a decorrere dal 1° gennaio 2024 e fino alla fine dell’anno 2025. Tali investimenti devono essere fatti dalle imprese ubicate in Italia che implementino progetti innovativi volti a ridurre i consumi di energia. A beneficiare del credito di imposta Transizione 5.0 sono le stabili organizzazioni e le aziende che sono ubicate sul territorio nazionale, a prescindere dal comparto economico e dalla forma giuridica, oltre che dal regime fiscale adottato per determinare il reddito di impresa. La spettanza del credito di imposta è subordinata al rispetto delle normative sulla sicurezza nei luoghi di lavoro ed al corretto adempimento degli obblighi previsti per il versamento dei contributi previdenziali ed assistenziali a favore dei lavoratori.
Società di servizi energetici (ESCO): novità e disposizioni
Un’interessante novità introdotta dalla Manovra di Bilancio 2025 riguarda le Società di servizi energetici (ESCO), le quali hanno la possibilità di maturare il tax credit per i progetti innovativi effettuati presso le imprese clienti. Il credito non spetta nel caso in cui la società di servizi energetici abbia svolto un audit energetico preliminare e definito le azioni da espletare per raggiungere l’efficienza energetica. Nel caso in cui un progetto di innovazione e di efficientamento energetico sia stato realizzato nell’ambito di un Energy Performance Contract (EPC) nel quale sia stato espresso l’impegno a conseguire il raggiungimento di una riduzione dei consumi energetici pari ad almeno il 3 percento o al 5 percento, la riduzione dei consumi di energia si considera raggiunta.
Tax credit Transizione 5.0: chi sono i nuovi beneficiari?
I beneficiari del Tax credit Transizione 5.0 sono le società di servizi energetici certificate da un ente accreditati per i progetti innovativi effettuati presso l’impresa cliente. Le società di servizi energetici sono imprese che hanno ottenuto la certificazione secondo la norma tecnica UNI CEI 11352 e che offrono dei servizi specifici necessari per realizzare un intervento di efficienza energetica, garantendo al cliente un miglioramento dell’efficienza energetica.
Nuove aliquote e ridefinizione degli scaglioni di investimento
Una delle novità e modifiche apportate dalla Legge di Bilancio 2025 riguarda la ridefinizione degli scaglioni di investimento, che sono passati da 3 a 2. Gli investimenti fino a dieci milioni di euro sono stati accorpati in un unico scaglione, che beneficia delle aliquote più elevate previste dal precedente primo scaglione. Grazie a questa semplificazione rende questo strumento agevolativo più vantaggioso. Le aliquote del tax credit variano in base al risparmio energetico raggiunto e sono le seguenti:
- 35 percento per investimenti fino a 10 milioni di euro con una riduzione dei consumi energetici tra il 3% e il 6%,
- 40%-45% per risparmi energetici superiori rispettivamente al 6%-10% e al 10 percento,
- 5%-15% per investimenti superiori a 10 milioni di euro (fino a un massimo di 50 milioni).
Compatibilità dei crediti di imposta
Altra interessante novità è rappresentata dalla possibilità di cumulare questo strumento agevolativo cin altri incentivi di natura fiscale, tra cui: fondi europei, strumenti delle Zone Logistiche Semplificate (ZLS) e credito di imposta ZES Unica Mezzogiorno. Gli incentivi cumulati non possono eccedere il costo complessivo dell’investimento. La compatibilità dei crediti di imposta consente alle imprese di beneficiare di un’interessante opportunità per massimizzare i benefici di natura economica.
Maggiori incentivi per il fotovoltaico
Per gli impianti di fotovoltaico, le novità previste dalla Legge di Bilancio 2025 vanno a premiare l’utilizzo di tecnologie efficienti prodotte all’interno del blocco UE. La base di computo del tax credit può essere maggiorata fino a 150 punti percentuali dell’onere sostenuto. L’aumento della base di calcolo dal 120 percento al 130 percento è previsto per i moduli con efficienza certificata eccedente al 21,5 percento. Tale incentivo per gli impianti di fotovoltaico ha come obiettivo quello di ridurre la dipendenza dalle fonti energetiche tradizionali, promuovendo l’autoproduzione di energia green e pulita.
Semplificazioni per agevolare l’accesso alla misura agevolativa
La Manovra di Bilancio 2025 introduce interessanti agevolazioni per poter accedere alla misura agevolativa:
- Le società di locazione operativa possono beneficiare dei risparmi energetici ottenuti dai locatari per avere accesso al tax credit,
- Per i beni obsoleti (ammortizzati da almeno 2 anni) si presume il raggiungimento automatico del risparmio energetico minimo richiesto,
- Le società di servizi energetici certificate hanno accesso all’agevolazione basandosi sui contatti EPC, che prevedono la specificazione dei livelli di risparmio previsti.
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