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20 Dicembre 2024
4 Minuti di lettura

Visto di conformità: cos’è?

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Il visto di conformità fa parte dei livelli di controllo previsti dal legislatore, insieme all’applicazione degli studi di settore e la certificazione tributaria. Il visto di conformità, anche detto visto leggero, è un’attività di verifica sulla corretta applicazione delle norme tributarie che, il legislatore, ha attribuito ai soggetti estranei all’amministrazione finanziaria. Il soggetto tenuto a rilasciarlo deve sottoscrivere le dichiarazioni fiscali da inviare all’Agenzia delle Entrate che confermi l’esecuzione dei dovuti controlli.



A cosa serve?

Il visto di conformità serve:

  • per garantire ai contribuenti assistiti dal professionista che gli  adempimenti di alcuni obblighi tributari siano corretti;
  • per agevolare l’Amministrazione Finanziaria nei controlli;
  • per verificare che non vi siano crediti inesistenti o indebite cessioni di credito d’imposta o indebiti sconti in fattura;
  • per semplificare le procedure di richiesta IVA.



Chi lo rilascia?

Il visto di conformità viene rilasciato:

  • dai responsabili dell’assistenza fiscale dei Centri di Assistenza Fiscale (CAF) abilitati ai servizi Entratel;
  • dai dottori commercialisti e gli esperti contabili iscritti all’albo abilitati ai servizi Entratel;
  • dai consulenti del lavoro iscritti all’albo abilitati ai servizi Entratel.



Come il professionista abilito può richiederlo?

Per poter richiedere il visto di conformità, i professionisti abilitati, devono presentare una comunicazione alla Direzione Regionale competente, contenente:

  • dati anagrafici;
  • requisiti professionali;
  • partita IVA e codice fiscale;
  • il domicilio dove è svolta l’attività;
  • denominazione, ragione sociale e dati anagrafici dei componenti del consiglio di amministrazione o del collegio sindacale.

Allegare alla comunicazione documenti come:

  • copia della polizza assicurativa;
  • una dichiarazione che attesti l’assenza della sospensione dell’attività;
  • una dichiarazione che attesti i requisiti richiesti;
  • la copia di un documento di riconoscimento.



Come viene richiesto dai contribuenti?

Il contribuente per poter conoscere il nome dei professionisti che rilasciano il visto di conformità deve seguire il percorso sul sito dell’Agenzia delle Entrate: Servizi – Altri servizi – Comunicazioni – Professionisti abilitati. La ricerca viene effettuata:

  • scegliendo la Regione di riferimento;
  • inserendo Provincia, Comune e Cognome del professionista.

La ricerca produrrà informazioni sul professionista abilitato:

  • indirizzo;
  • denominazione dello studio;
  • se il professionista faccia parte di una società di servizi per lo svolgimento dell’attività;
  • se si ha la disponibilità di apporre il visto sul modello 730.



Quali sono i controlli che il professionista.

Per poter rilasciare il visto di conformità il professionista deve fare dei controlli, ovvero:

  • deve verificare che l’ammontare delle ritenute devono essere conformi alle certificazioni;
  • deve controllare le attestazioni degli acconti versati o trattenuti;
  • deve verificare che le deduzioni e le detrazioni del reddito non superino i limiti stabiliti;
  • deve controllare che i crediti d’imposta non superino i limiti stabili;
  • deve verificare l’ultima dichiarazione dei redditi;
  • deve attestare la regolare tenuta e conservazione delle scritture contabili;
  • deve controllare che gli importi della dichiarazione siano conformi a quelli delle scritture contabili.



Quando serve?

Il visto di conformità deve essere rilasciato dal professionista abilitato nei seguenti casi:

  • quando la compensazione orizzontale dei crediti IVA superi i 5.000,00 euro;
  • quando la compensazione dei crediti relative alle imposte sui redditi, addizionali, ritenute alla fonte, crediti IRAP superino i 5.000,00 euro;
  • i rimborsi dei crediti IVA superino i 30.000,00 euro;
  • il Modello 730 contenga un credito superiore ai 5.000,00 euro;
  • il contribuente goda delle agevolazioni fiscali in ambito d’impresa 4.0 e 5.0.



Polizza assicurativa.

Per tutelarsi da eventuali risarcimenti, il professionista è tenuta a stipulare una polizza assicurativa di responsabilità civile con un massimale adeguato al numero degli assistiti, che copra:

  • l’assistenza fiscale mediante l’apposizione del visto di conformità;
  • il numero dei visti di conformità, delle attestazioni e delle certificazioni tributarie non deve essere inferiore a 3.000.000,00 euro.

La polizza assicurativa del professionista non deve contenere franchigie o scoperti e deve prevedere un risarcimento totale.



Sanzioni.

Il visto di conformità può essere infedele o mancante:

  • in caso di visto di conformità infedele si incorre in una sanzione che va da 258,00 a 2582 euro;
  • in caso di violazioni gravi si incorre nella sospensione del visto da uno a tre anni o, in caso di recidiva, la totale sospensione.



Normativa.

  • D.Lgs. n. 175/2014;
  • D.Lgs. n. 241/1997;
  • Legge n. 208/2015.



Fonte.

  • Agenzia delle Entrate.

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