La Gran Bretagna generale e Londra in particolare non deve essere considerata il nuovo sogno americano. La realtà inglese, e ancor di più quella Londinese, non è facile. Il commercio è vivace, Londra è una città in movimento, ma è anche una città nella quale aprire una ltd e fare affari può essere anche molto dannoso per chi si avventura senza esserne preparato.
Sebbene le regole commerciali e quelle economiche siano molto simili alle nostre, l’approccio con cui gli investitori internazionali operano è molto orientato al raggiungimento degli obiettivi: la massimizzazione dei profitti. E per raggiungere questo obiettivo si pongono pochi scrupoli. La prima regola per potersi muovere nel mercato inglese è quella di studiare le regole del settore in cui ci si vuole muovere.
Le buone idee devono essere blindate e costruite su solide basi di conoscenza.
E’ vero che la società inglese è improntata sui principi del fairness e dell’equity ma spesso questi principi devono essere fatti valere con decisione e fermezza e con una ricostruzione meticolosa e preventiva dei fatti. E degli obiettivi.
Un negoziante frodato da una carta di credito falsa non sarà coperto dalla banca con la quale ha un rapporto commerciale, e se non si munisce prima di una assicurazione che lo copra, rimarrà l’unico a subire la perdita per la merce venduta in modo incauto ad un imbroglione.
Aprire una ltd a Londra, non è semplice ma ne vale la pena
Perché allora investire in un paese così mercantile al punto di sembrare a tratti quasi, e lo diciamo in modo spiritoso,< >?
Perché è un paese in cui il commercio funziona perché premia l’iniziativa, il coraggio, il rischio. Londra è un grande mercato dove persone che vengono da ogni paese, e nazionalità si sono mischiate e confuse in una unica magica realtà.
Un ragazzo laureato in marketing licenziato dall’azienda per la quale lavorava, ha pensato bene di proporsi al mercato del lavoro appendendosi un cartello al collo ed esibendosi per alcuni giorni in una nota stazione di Londra.
Risultato: è stato assunto da un dirigente che ne ha apprezzato l’iniziativa passando per quella stazione. A distanza di mesi lo stesso ragazzo è tornato nello stesso posto, nella stessa stazione con un cartello differente: cercava persone da assumere alle sue dipendenze per l’azienda per la quale lavorava.
L’imprenditoria è premiata anche grazie ad una politica fiscale che incoraggia gli investimenti, questo consente di trovare molte occasioni per aprire una ltd. La tassazione delle società è molto contenuta (siamo al 20% per l’anno fiscale 2014/2015). Sono previste integrali deduzioni fiscali sugli investimenti fatti nelle aziende.
E’ consentita la compensazione delle perdite fiscali di natura commerciale con gli altri redditi e con gli utili generati prima o dopo. La gestione delle perdite fiscali consente ad un imprenditore individuale e societario di spostare queste perdite in avanti ed indietro a seconda dell’impatto fiscale più conveniente anche permettendo a distanza di anni di rivedere il conteggio delle imposte già pagate.
Sono previsti molteplici sgravi sui CAPITAL GAINS, con la possibilità per gli imprenditori di rinviare al futuro la tassazione se il guadagno viene reinvestito. Sono previste altrettanteagevolazioni per i gruppi di società.
Insomma la pianificazione fiscale con tutti i meccanismi che il sistema mette a disposizione può diventare un piacevole esercizio professionale per chi abbia voglia di studiarsi la normativa inglese.
Tutto questo non è fatto allo scopo di presentare un paese dove le imposte non si pagano. Non è così,il principio di fairness esiste anche per le imposte, poiché c’è una continua ricerca a livello governativo del giusto equilibrio nella pressione fiscale.
E soprattutto la Gran Bretagna è un paese nel quale se le imposte non si pagano si va in prigione.
A cura della D.ssa Alessandra Fineschi – Dottore Commercialista e Revisore dei conti
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